di Gianfranco Pecoraro
BRACIGLIANO. “La porto a fare una passeggiata” e lo zio si faceva affidare una bambina di 11 anni, una nipotina, e approfittava di lei. Finisce in manette lo zio pedofilo. Arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata C.S., dipendente di un’attività commerciale. In seguito alle indagini dei carabinieri di Mercato San Severino, il pm Elena Guarino ha chiesto ed ottenuto la custodia cautelare del 48enne braciglianese dopo una complessa indagine. Il provvedimento del gip del tribunale di Salerno è giunto dopo l’incidente probatorio al quale ha partecipato anche un consulente del pm, uno dell’indagato e quello nominato dal tribunale. La bimba, alla sola vista dello zio, è scoppiata in lacrime ed è stata più volt ascoltata dagli inquirenti e ritenuta credibile nel suo racconto. Del resto, tra i familiari non vi erano dissidi, anzi ottimi rapporti e di fiducia, tant’è che C.S. si faceva affidare la bambina dalla madre. Proprio durante uno di questi “giri”, il 48enne avrebbe portato in un casolare di campagna la bambina e l’avrebbe filmata nuda. Dopo averla filmata, avrebbe più volte minacciato la piccola di raccontare tutto ai genitori e di fare del male anche a questi ultimi.
E così, C.S. avrebbe praticato atti di libidine violenta nei confronti della piccola con condotte invasive pur se l’irreparabile non sarebbe, fortunatamente, accaduto.
Gli incontri avvenivano in una casa di campagna di proprietà dell’uomo, poco più che un casolare dove sarebbero avvenute le violenze. La cosa che rende ancor più triste la vicenda è che il quarantottenne indagato è sposato e figli della stessa età.
A denunciare i fatti, che sarebbero accaduti tra il 2011 e il 2013, la madre della piccola che aveva ricevuto le confidenze della figlia. Nelle prossime ore, l’uomo sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia dove potrà difendersi. IL 48enne nega ogni addebito ed intende dimostrare la sua innocenza. Per lui sarebbe frutto della fantasia della piccola la denuncia di abuso sessuale. La vicenda ha destato enorme scalkpor enel centro dell’alto nocerino dove tutti conoscevono la famiglia della bambina ed anche lo zio conosciuto come un apprezzato impiegato. Ora tutti sperano che al più presto si faccia chiarezza sulla vicenda.