“Da oggi meno storie e più proposte”. Così Antonio Fasolino, neo coordinatore nazionale del Nuovo Psi ad Eboli, in provincia di Salerno, lancia il nuovo percorso riformista. All’assemblea sindaci e consiglieri comunali che si riconoscono nel garofano rosso.
“Dobbiamo rilanciare sui temi. Sulle proposte politiche costruire i percorsi. Lavoreremo – ha sottolineato – sulle liberalizzazione delle cure sperimentali, sul patto matrimoniale e sulle riforme. Dalla Unione dei comuni alla trasformazione delle Regioni”.
Per Fasolino, che ha lanciato la campagna di adesione al partito “siamo leali ai nostri alleati. Abbiamo fatto una scelta di campo che difendiamo. Ma sui territori chiederemo più rispetto per la nostra azione ed i nostri amministratori e sul piano nazione lavoreremo al progetto riformista con chi vorrà esserci”.
Per Stefano Caldoro, presidente del Nuovo Psi e dirigente di Forza Italia “serve un lavoro di coerenza. Nell’area moderata del Paese. Dove siamo stati in questi anni e dove siamo sempre stati”. “Poi toccherà al nuovo gruppo dirigente – ha aggiunto – costruire un movimento moderno e la doppia adesione prevista dallo Statuto consentirà di costruire una forza non pesante, non un vecchio partito. Toccherà creare intese sulle battaglie territoriali, sulle vicende locali. Su idee comuni anche parlando ai socialisti riformisti che hanno fatto scelte diverse dalle nostre”.
Gennaro Salvatore, segretario regionale del Nuovo PSI con più determinazione, invece, ha parlato del progetto riformista “dove possibile dobbiamo lavorare alle liste socialiste. Bisognerà partire dalle proposte”. Per il segretario regionale “dobbiamo rafforzarci e la doppia tessera aiuterà a costruire una comunità più moderna”.
“Il mondo riformista e – ha aggiunto – il blocco che si è riconosciuto, in questi anni, nelle sfide di Caldoro. E’ una comunità che è maggioranza in Campania”.
Gennaro Rizzo, presidente del partito salernitano, ha detto “i partiti alleati devono dare più spazio. Non accetteremo più da Forza Italia atteggiamenti irresponsabili”. Per l’ex consigliere regionale che pure ha parlato della unità socialista “capisco chi lavora a questa prospettiva. Ci credo poco sopratutto se bisognerà legare il progetto a Vincenzo De Luca”.
Per Gaetano Amatruda “bisogna lavorare al progetto riformista. Tenendo conto di due aspetti: la lealtà rispetto al percorso di questi anni e la voglia di lavorare al sogno”.
“La mia generazione – ha sottolineato il giornalista – ha il dovere di provarci. Una grande forza socialista e riformista serve al Paese. Molto dipenderà dal contesto nazionale e sul territorio ognuno di noi deve e può determinare i percorsi possibili”.
Ha chiuso Massimo Cariello, sindaco di Eboli.
“Non sono interessato ai cambi, ai passaggi. Non sono all’ordine del giorno. Rivendico – ha detto- la mia formazione culturale. Quella che nasce sul riformismo dei meriti e dei bisogni. Su questo svilupperemo la nostra azione. Ad Eboli con questa Forza Italia è complicato ed è più naturale allora costruire percorsi riformisti. Non accetteremo la politica dello scontro e delle denunce. Noi non cederemo al populismo ed alla demagogia. Noi siamo per le cose da realizzare”.