Scafati/Angri. Rischio elettrosmog a Cappelle. Insorgono i cittadini contro un’antenna telefonica - Le Cronache
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Scafati/Angri. Rischio elettrosmog a Cappelle. Insorgono i cittadini contro un’antenna telefonica

Scafati/Angri. Rischio elettrosmog a Cappelle. Insorgono i cittadini contro un’antenna telefonica

Scafati. Di solito in una nottata spuntano i funghi,in zona Cappelle spuntano le antenne telefoniche alte trenta metri, questo è quello che si sono ritrovati stamane i residenti della popolosa zona posta a ridosso del centro città. A pochi metri da quello che è un vero e proprio flagello della contrada Cappelle, l’inquinatissimo canale San Tommaso, e a pochi passi dalla nuova piazzetta, è stata installata una stazione radio di una nota compagnia telefonica, spuntata dal nulla in un terreno di proprietá di un privato. Quando in contrada si sono accorti dell’installazione di questo grande ripetitore i cittadini sono insorti e immediatamente si sono attivati per tutelare la loro salute, a breve chiederanno un incontro con il responsabile del settore Ambiente del Comuneper avere chiarezza e certezze su cosa è esattamente sorto a pochi passi dalle loro abitazioni . Una zona già afflitta dal passaggio del Rio San Tommaso che nel tempo ha perso la sua funzione naturale di canale d’acqua per assumere quella di fogna a cielo aperto nel quale, alcuni comuni, compreso quello di Scafati, oltre Angri ed altri comuni, scaricano le loro acque reflue in mancanza di un idoneo ed adeguato sistema fognario. Gli abitanti della zona stanno valutando anche l’ipotesi di rivolgersi ad un legale e  organizzare una petizione, pronti a tutto per difendere la loro salute. Chi vive in questa zona racconta che sono molti i malati di tumore (la zona è già inquinata dalle esalazioni), in poche decine di metri a pochi passi dal canale ce ne sarebbero una decina. Dunque una comunità che è chiamata quotidianamente a fare i conti con un disastro ambientale e che ora teme anche quello elettromagnetico le cui influenze sul corpo umano ancora non sono ben conosciute dalla scienza moderna . L’elettrosmog in contrada Cappelle i cittadini non lo vogliono questo è quello che si evince dalle parole dei residenti della zona, sono pronti a tutto ed in qualunque sede . In rappresentanza di questa comunità riportiamo le parole di una cittadina, A.C., che esprime il suo rammarico a nome di tutti:” Come se non bastava l’inquinamento del canale San Tommaso in via S. Antonio Abate, ecco che nel giro di poche ore spunta fuori un enorme antenna per cellulari in un campo privato adiacente al sopra elencato canale puzzolente. Io insieme a tutti i residenti di Cappelle diciamo No . Siamo stanchi, esausti, nauseati per ciò che stiamo subendo e ci vengono i brividi a pensare che mentre dormiamo o mangiamo siamo invasi da energia così poco salutare. È ovvio che un antenna del genere a poca distanza dalle nostre abitazioni provoca un emissione di campi elettrici e elettromagnetiche che superano ogni soglia di sicurezza. Siamo stanchi ! abbiamo paura ! L’ antenna in ogni modo deve essere abolita.” Perentorio il termine di A.C. che esprime il malcontento, la delusione e le incertezze che regnano in contrada alla vista di questo nuovo pericolo che li minaccia. Tante le costruzioni che circondano l’area dove è stato installato il ripetitore, anche la nuova piazzetta è posta a pochi metri dall’antenna, a breve quando sarà finalmente aperta alcuni potrebbero preferire non frequentarla proprio per la vicinanza dell’ impianto che potrebbe provocare elettrosmog. l monitoraggio dell’inquinamento da campi elettromagnetici a Scafati è  fermo  dal 2012. Un fenomeno quello dell’inquinamento atmosferico da non sottovalutare perché potrebbe  rivelarsi molto dannoso per la salute, tra qualche anno potremmo scoprire che i livelli si sono alzati  pericolosamente senza accorgercene. Il limite di esposizione fissati dal Dpcm del luglio 2003 per la protezione della popolazione dai campi elettromagnetici è in misura  di 50 HZ. All’ultimo rilievo effettuato nel 2012 risultarono quattro le zone in città  in cui si superava questo limite: via Oberdan nei pressi della Stazione Ferroviaria, viale del Tramonto nei pressi del Cimitero, via Domenico Catalano, nei pressi dello stadio comunale, e in località Marra.