di Andrea Pellegrino
L’Arsan fa slittare l’intera seduta di Consiglio regionale. Oggi pomeriggio Vincenzo De Luca non sarà in aula per l’audizione sulle vicende giudiziarie e non ci sarà, dunque, la prevista seduta del Consiglio regionale. Stamattina si svolgerà solo il question time mentre i consiglieri regionali dovranno presentarsi (salvo ulteriori modifiche) il prossimo 9 dicembre. Ieri la conferenza dei capigruppo ha approvato la proposta della maggioranza facendo slittare il tutto – dichiarazioni del presidente comprese – alla prossima settimana. «Colpa dell’Arsan» che non ha completato l’iter necessario in commissione che si riunirà questa mattina alle ore 12,00. Ieri la commissione sanità, presieduta da Lello Topo, non è riuscita a licenziare il testo che prevede lo scioglimento dell’agenzia sanitaria. Questo anche in considerazione di problemi interni alla maggioranza consiliare. Stamattina si cercherà di trovare la quadra sul testo presentato dallo stesso governatore.
Intanto, la seduta consiliare è stata rinviata con i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che accusano: «De Luca scappa a gambe levate. Non ci sorprenderebbero eclatanti novità dalla Procura di Roma». «Il presidente De Luca – afferma Valeria Ciarambino, capogruppo del M5s – doveva riferire in aula e sottoporsi alle domande dei consiglieri regionali sulla sua vicenda giudiziaria che lo vede indagato insieme a una combriccola e al suo ex capo segreteria per concussione per induzione. Come volevasi dimostrare De Luca scappa a gambe levate e si sottrae alle domande. Forse ha capito che non può fare il solito ‘discorso alla nazione’». «Il M5S subito dopo l’esplosione dello scandalo è stato l’unico gruppo politico a presentare sia la mozione di sfiducia sia la nostra richiesta di seduta monotematica del Consiglio sulla grave vicenda ma nessuno in Consiglio l’ha voluto sottoscrivere». «A riprova che maggioranza e opposizione – continua Ciarambino – vanno insieme a braccetto inscenando davanti all’opinione pubblica solo recite. Il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica – conclude – che rompe la partitocrazia e gli accordi segreti tra schieramenti».