CAVA DE’ TIRRENI / NOCERA INFERIORE. Armi e passamontagna ritrovati dai carabinieri domenica sera: fra i tre giovani arrestati di nuovo in manette il figlio del boss Antonio Pignataro (che partecipò all’omicidio della piccola Simonetta Lamberti), il 23enne Alessandro assime al cugino di quest’ultimo ed ad un altro giovane. L’operazione dei militari si è svolta dunque l’altra sera e ad entrare in azione sono stati i carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore nel quadro dei consueti servizi di controllo del territorio. Gli operanti hanno sorpresoi tre che si aggiravano a bordo della loro autovettura lungo la via Nazionale tra i comuni di Cava de’ Tirreni e Nocera Superiore. I militari della Sezione Operativa, che da giorni stavano effettuando dei pattugliamenti straordinari in quelle zone per prevenire le rapine in danno di esercizi commerciali (tabaccherie, agenzie di scommesse), hanno notato in particolare una Renault New Twingo di colore nero con le targhe contraffatte da nastro isolante che ne rendeva praticamente impossibile l’identificazione. Viste le continue inversioni di marcia effettuate dal veicolo in prossimità di via XXV Luglio di Cava de’ Tirreni, tutto lasciava presagire che gli occupanti volessero commettere qualche malefatta. Il pronto intervento della pattuglia consentiva di fermare i tre uomini e di rinvenire nel veicolo tre pistole clandestine con colpo in canna, nonché due passamontagna e alcuni guanti. Quanto rinvenuto ha consentito l’arresto dei 23enni cugini Alessandro Pignataro e Adriano Di Cicco e del 29enne Gennaro Giordano tutti residenti a Nocera Inferiore. Per loro sono quindi scattate le manette con l’accusa di porto illegale di armi alterate e clandestine e di munizioni. Gli stessi sono stati associati al carcere di Salerno, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Alessandro Pignataro e Adriano Di Cicco erano stati arrestatii pochi giorni fa a Battipaglia per furto di pnesumatici da un’auto, assieme ad un terzo giovane del quartiere Piedimonte di Nocera Inferiore.