CASTEL SAN GIORGIO. Con una lettera datata il 15 ottobre scorso e inviata al presidente dell’ordine degli avvocati di Salerno, Amerigo Montera, i due consiglieri comunali di opposizione di Castel San Giorgio, Michele Salvati e Giovanni De Caro, hanno sollevato alcuni dubbi circa la posizione presso l’ordine forense del capoluogo del componente dello staff del sindaco sangiorgese Pasquale Sammartino ed ex segretario locale del Partito democratico.
I due consiglieri comunali di minoranza intendono sapere dall’avvocato Montera se Mattia Faiella (nella foto), dopo aver sottoscritto il contratto come staffista e quindi divenuto di fatto, anche se a tempo determinato, dipendente del Comune di Castel San Giorgio, ha provveduto a notificarlo all’ordine di appartenenza per la relativa sospensione, come prevista per legge.
Nel caso di Faiella, la lettera stranamente indica la sua qualifica in spagnolo con la dicitura “abogado”.
Una stranezza che non sembra essere però un errore, come qualcuno potrebbe aver pensato.
Faiella, infatti, è iscritto all’elenco degli avvocati stabiliti, coloro cioè che hanno superato l’esame di abilitazione presso un altro Stato e quindi hanno bisogno di un periodo di tirocinio per poter transitare nell’elenco degli avvocati normali anche senza sostenere l’esame di stato per l’abilitazione previsto dall’ordinamento in Italia.
Comunque sia, la situazione della qualifica di dipendente pubblico dovrebbe ora far scattare la sospensione da questo periodo.
Ma i due consiglieri comunali di opposizione chiedono al presidente dell’ordine forense salernitano anche altro e lo fanno nella stessa lettera inviata al presidente Montera.
Non essendo Faiella per la legge italiana ancora un avvocato italiano o equiparato a quelli italiani, può o meno usare il titolo italiano di avvocato o deve continuare ad utilizzare quello di abogado?
Una questione linguistica ma non sembra solo tale e potrebbe celarne anche una di sostanza
Insomma Salvati e De Caro mettono in discussione anche i contratti stipulati con l’ente ed espongono il Pd sangiorgese ad una figura certamente non bella dato che proprio il nuovo coordinatore locale in un suo documento aveva parlato di voltare pagina rispetto al passato.
Gianfranco Pecoraro