di Andrea Pellegrino Nel giorno della nuova udienza del processo Crescent, l’avvocato difensore di Vincenzo De Luca, Antonio Brancaccio traccia la sua linea. E lo fa davanti alle telecamere di “Presa diretta” che domenica sera si è occupato di gran parte delle vicende giudiziarie e politiche che coinvolgono il presidente della Regione Campania. Tra queste, il caso Crescent, il palazzone privato vista mare – attualmente sotto sequestro – disegnato da Bofill e che ha portato a processo amministratori comunali, tecnici, imprenditori e l’ex sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. Antonio Brancaccio non ha dubbi, il suo cliente è innocente. Anche perché, spiega l’avvocato che da anni segue le vicende di De Luca, «il sindaco in materia di urbanistica e gestione non ha poteri. Il sindaco e la giunta danno un indirizzo politico, tutto il resto è demandato ai dirigenti». In pratica, così come fu per la vicenda Termovalorizzatore (senza buon esito), la difesa proverà ancora una volta a scaricare tutto sull’apparato dirigenziale di Palazzo di Città. «La gestione – dice il legale – spetta ai dirigenti. Sono convinto che abbiano svolto un ottimo lavoro ma già il Consiglio di Stato ha tracciato questa linea». I tecnici finiti sotto processo sono Lorenzo Criscuolo, oggi dirigente alla Provincia di Salerno; Davide Pelosio; Aniello Di Mauro; Antonio Piscitelli; Matteo Basile; Massimo Nicola Gentile; Bianca De Roberto e Luigi Carmelo Della Greca. Di tutt’altro avviso Oreste Agosto, legale del comitato No Crescent e tra i più accesi protagonisti insieme ad Italia Nostra della battaglia contro la costruzione della mezza luna a Santa Teresa. Per lui, «il palazzo deve andare giù». D’altronde, evidenzia, che «è assurdo che una amministrazione venga accusata del reato di lottizzazione abusiva». Quanto alla tesi difensiva avanzata dall’avvocato Brancaccio, Agosto dice: «La linea viene comunque dettata dall’amministrazione comunale – dice – In più qui a Salerno decide tutto De Luca. Si pensi che solo sabato scorso ha inaugurato un’opera pubblica. Si definisce sindaco emerito, oggi che è presidente della Regione Campania ed allora, ricordo, era delegato ai lavori pubblici. Scaricare le responsabilità sui dirigenti è assurdo». Intanto, nei prossimi giorni l’associazione Italia Nostra ed il comitato No Crescent presenteranno, presso gli uffici della Procura della Repubblica, un nuovo dossier sul maxi complesso edilizio di Santa Teresa: l’ennesimo di una lunga serie che, fino a questo momento, pare abbia portato i suoi frutti.
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