Scafati. Le case dell’acqua: da grande rivoluzione a disagio per gli utenti - Le Cronache
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Scafati. Le case dell’acqua: da grande rivoluzione a disagio per gli utenti

Scafati. Le case dell’acqua: da grande rivoluzione a disagio per gli utenti

SCAFATI. Case dell’acqua off limits: una sola su tre è in funzione e si scatenano le lamentele degli utento sia per la mancata attivazione delle altre due sia per i problemi legati a quella funzionante.
Dopo una lunga attesa per la realizzazione delle tanto annunciate case dell’acqua, sulle tre casette per l’erogazione del prezioso liguido sia liscia sia in versione gasata, il servizio è garantito ad oggi da una sola postazione, quella nel quartiere San Pietro
Quando fu presentato il progetto, erano quattro gli impianti previsti in città una in via Abate Cuomo nel quartiere San Pietro, una via Martiri d’Ungheria (all’interno del quartiere Iacp), una in via Niglio (nei pressi dello stadio) e la quarta in via Sant’Antonio Abate dove erano dislocati gli uffici dell’Acse. Quest’ultima postazione fu eliminata dal bando di gara perché lo spazio dove doveva sorgere la casetta per l’acqua è diventata area di cantiere per la costruzione, i lavori purtroppo sono fermi da tempo, del  nuovo  polo scolastico.
Sui tre restanti impianti  andati  in appalto e realizzati   solo una è andata in funzione quella situata nella popolosa frazione di San Pietro in via Abate Cuomo: soddisfatti i cttadini ma che comunque segnalano le prime criticità. Tanti sono gli abitanti della zona che vanno ad approvvigionarsi di acqua ogni giorno, sia per risparmiare sia per aiutare l’ambiente, diminuendo  l’uso e il consumo delle bottiglie di plastica il cui smaltimento ricade sempre più oneroso nelle tasche dei cittadini.
I vantaggi nelle intenzioni  in termini economici ed ambientali però si vanno a scontrare con la realtà che porta alla ribalta alcune difficoltà. Proprio con la pioggia, infatti, il sole e il caldo di questi giorni si sono evidenziate diversi problemi: le casette non sono provviste di nessuna copertura utile in caso di forte sole e ancor di più, come in questi due giorni, in caso di pioggia. Tanti gli avventori che, volendo capire il sistema di funzionamento degli erogatori, hanno dovuto desistere perché il riflesso del  sole non permette di leggere le indicazioni del display luminoso posto, per di più,  in una posizione abbastanza in alto. Altri, invece, non gradendo l’abbronzatura o il colpo di sole garantiti, armati di pazienza ritornano al tramonto. Ma l’esigenza di una copertura non è dovuta solo a questo ma anche alla necessità di ripararsi in caso di pioggia o sole forte, proprio  ieri e l’altro ieri alcuni abitanti sono stati costretti ad andare via al sopraggiungere della pioggia perché era impossibilitati continuare a rifornirsi di acqua.
Questi disagi comunque se non affrontati potrebbero far rinunciare gli utenti.
Gennaro Avagnano

 

I costi dell’acqua per gli utenti

SCAFATI. Il  costo dell’acqua erogate dai distributori è di due centesimi di euro per la naturale e di quattro centesimi di euro per quela fredda e gassata.  Per usufruire del servizio non vi è esigenza di alcun badge o supporto magnetico, quest’ultimo particolare favorevole da non sottovalutare.
Il prezzo del prezioso liquido erogato è vantaggioso e tra i più economici della provincia e della regione, insieme a quelli di Nocera Inferiore.

A Nocera Inferiore gli impianti hanno la pensilina e per migliaia
di nocerini rifornirsi alle case dell’acqua è diventata un’abitudine

NOCERA INFERIORE. Basta poco per fare le cose bene ma a Scafati ci vuole sempre il suggeritore. Eppure per le casette dell’acqua sarebbe bastato “copiare” quelle realizzate nella confinante Angri o a Nocera Inferiore per evitare i disagi agli utenti. Qui a lato la foto di quella di fronte al tribunale. Gli erogatori sono simili a quelli di Scafati ma sopra c’è una pensilina per proteggere gli utenti dal sole e dalla pioggia. A Nocera ce ne sono tre, a doppio postazione con tre erogatori, anche se spesso, quelli che erogano l’acqua gassata funzionano male o non funzionano proprio, comn l’acqua che esce con meno gas o lentamente o per una quantità inferiore a un litro alla volta.
A Nocera rifornisi di acqua da bere alla casetta di fronte al tribunale, o a Casolla o in vai D’Alessandro è diventata un’abitudine. Migliaia di cittadini si riforniscono in qualsiasi periodo dell’anno. E le file sono spesso lunghe, tanto che c’è chi ne cheide l’installazione di almeno una quarta, da posizionarsi nel centro cittadino che è sprovvisto di impianto.  Il costo è, come a Scafati (anche gli erogatori sono simili), di quattro centesimi al litro per l’acqua gassata e fredda e di due centesimi al litro per quella naturale e depurata.