Morra (Cgil): garantire la continuità alle opere strategiche - Le Cronache Attualità
Attualità Campania

Morra (Cgil): garantire la continuità alle opere strategiche

Morra (Cgil): garantire la continuità  alle opere strategiche

di Erika Noschese

 

 

«Per il territorio salernitano, oggi più che mai, la priorità è garantire continuità alle opere strategiche avviate negli ultimi anni, perché è sulle infrastrutture – materiali e immateriali – che si gioca lo sviluppo, la qualità dei servizi e il futuro della mobilità». Così Carmen Morra, segretaria provinciale Filt Cgil Salerno.

Segretario Morra, partiamo dalle opere infrastrutturali. Qual è la situazione in provincia di Salerno?

«Per il territorio salernitano, oggi più che mai, la priorità è garantire continuità alle opere strategiche avviate negli ultimi anni, perché è sulle infrastrutture – materiali e immateriali – che si gioca lo sviluppo, la qualità dei servizi e il futuro della mobilità. Negli ultimi anni abbiamo visto sbloccarsi interventi che Salerno attendeva da tempo: l’Aeroporto Salerno–Costa d’Amalfi, finalmente operativo e inserito in un percorso di crescita che sta generando occupazione, attrattività e nuove opportunità per l’intera provincia; un’infrastruttura che non è più solo un progetto, ma un sistema che deve essere consolidato e potenziato. In questo quadro assume un valore decisivo la prosecuzione della metropolitana da Arechi fino all’Aeroporto, un’opera che cambia il modo di muoversi nel salernitano perché collega la città non solo ai poli turistici e alle aree produttive, ma anche ai plessi universitari, creando finalmente un asse moderno che unisce mobilità studentesca, lavoro, servizi e accessibilità. Salerno ha l’occasione storica di dotarsi di un sistema metropolitano reale, efficiente e capace di integrare trasporto ferroviario, TPL urbano ed extraurbano, riducendo traffico e tempi di percorrenza. Accanto a questo, continua il percorso di rilancio della portualità salernitana, sostenuta da interventi infrastrutturali e digitali che rafforzano uno scalo fondamentale per l’economia regionale e nazionale. Un porto moderno, collegato e competitivo è il cuore logistico di un territorio che vive di industria, export e servizi. Un altro tassello strategico è rappresentato dall’allargamento della terza corsia sulla A2 Salerno–Mercato San Severino, un’opera ormai nella fase operativa e indispensabile per fluidificare il traffico, migliorare la sicurezza e collegare in modo più efficace il capoluogo con la Valle dell’Irno, l’Università e le direttrici interne. È un intervento che incide direttamente sulla competitività del territorio e sulla qualità della vita di migliaia di lavoratrici e lavoratori. Sul fronte della mobilità costiera, la Regione ha avviato interventi necessari sulla SS163 e un percorso di riorganizzazione dei servizi che va reso stabile, perché la Costiera Amalfitana ha bisogno di un modello di trasporto dedicato, sostenibile e rispettoso della sua fragilità. Grande attenzione è stata riservata anche al Cilento, che finalmente ha visto aumentare velocità e continuità nei collegamenti grazie a interventi sulla rete stradale e ai servizi ferroviari ad alta percorrenza che hanno avvicinato territori storicamente penalizzati. Portare stabilmente questa nuova “velocità” nel Cilento significa non solo favorire turismo e servizi, ma garantire pari dignità a un’area che deve poter competere e attrarre. In questo scenario si inserisce il riordino del TPL, con nuove gare, PEF aggiornati e investimenti sulla flotta, un percorso che ha l’obiettivo di migliorare qualità del servizio, sicurezza e condizioni di lavoro, nel pieno rispetto della clausola sociale e della dignità dei lavoratori. Per tutte queste ragioni la FILT CGIL ritiene essenziale che il territorio salernitano prosegua su questa strada, completando le opere avviate e rendendo strutturali le scelte fatte. Non sono semplici cantieri: sono le fondamenta di una nuova idea di mobilità, più moderna, veloce e sostenibile, capace di unire città, università, aree produttive, porti, aeroporto e territori interni. Salerno ha finalmente imboccato una traiettoria di crescita infrastrutturale coerente e strategica. Ora serve portarla fino in fondo, con visione, continuità e responsabilità».

Tempo di bilanci per il sindacato. Quale il suo?

«Nel luglio del 2021 ho iniziato la mia avventura nella Filt in punta di piedi, con il rispetto e l’umiltà di chi sa che il sindacato non si improvvisa ma si costruisce giorno dopo giorno, ascoltando, studiando, imparando, stando accanto alle persone nei luoghi di lavoro. In questo cammino ho potuto contare da subito sul sostegno dei compagni della segreteria e del segretario generale Gerardo Arpino, che mi hanno dato la possibilità di lavorare con serenità, fiducia e ampia autonomia. È anche grazie a questo supporto che ho potuto crescere, formarmi e mettere ogni giorno al centro i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, la loro dignità, le loro storie. Questi anni sono stati intensi, complicati, ma anche profondamente ricchi. Abbiamo affrontato vertenze difficili, momenti di tensione, cambiamenti nei servizi, riorganizzazioni aziendali, problemi di sicurezza e di rispetto delle regole. Abbiamo portato avanti battaglie sulla contrattazione, sulla stabilizzazione, sui carichi di lavoro, sulla tutela della salute e sulla difesa dei livelli occupazionali. Non tutto è stato semplice, ma tutto è stato fatto con serietà, trasparenza e spirito collettivo.

Nel 2023 sono stata eletta in segreteria provinciale come segretaria organizzativa, un riconoscimento che vivo soprattutto come responsabilità verso chi ogni giorno ci dà fiducia, ci affida i propri problemi e ci chiede soluzioni. La riconoscenza delle lavoratrici e dei lavoratori è stata la mia forza più grande: le parole, le strette di mano, i messaggi, gli sguardi di chi sa di non essere mai stato lasciato solo. Questo è il valore più alto del nostro lavoro.

Abbiamo ottenuto risultati, piccoli e grandi: accordi migliorativi, tutele rafforzate, presidi nei momenti più difficili, contratti rispettati, situazioni critiche riportate dentro le regole. Ma soprattutto abbiamo ricostruito una presenza, una credibilità, una comunità sindacale capace di essere punto di riferimento nei trasporti. Ora guardo al prossimo anno con la stessa determinazione di sempre. I valori della CGIL – la democrazia, la giustizia sociale, l’uguaglianza, l’antifascismo e il rispetto del lavoro – restano il faro del nostro cammino. Continueremo a essere dove serve, a difendere chi ha meno voce, a costruire diritti, a promuovere partecipazione e consapevolezza. Perché il sindacato non è un incarico, è una scelta. È una responsabilità collettiva che si rinnova ogni giorno. E io sono pronta a continuare questo percorso insieme a tutte e tutti i lavoratori».

Trasporto pubblico locale, ancora troppe criticità…

«Nel TPL salernitano, mentre si discute delle gare del lotto 1 e delle ipotesi di subappalto, dobbiamo ribadire con forza un principio che per noi è irrinunciabile: tutti i lavoratori devono avere gli stessi diritti, le stesse tutele e gli stessi salari. Non esistono conducenti di serie A e conducenti di serie B, non esistono lavoratori più tutelati e altri sacrificabili. La qualità del servizio pubblico non può essere costruita sulla frammentazione, sulla compressione dei costi, sulla precarietà o sulla logica degli appalti al ribasso. Qualsiasi scelta sull’organizzazione del servizio, compreso l’uso del subappalto, deve garantire pienamente la clausola sociale, la continuità occupazionale e il mantenimento delle condizioni economiche e normative. Per la Filt Cgil questo è l’unico punto di partenza possibile: stesso lavoro, stessi diritti. Perché il trasporto pubblico locale non regge senza giustizia, dignità e rispetto per chi ogni giorno garantisce mobilità e sicurezza ai cittadini».

Donne e lavoro, quali gli obiettivi per il prossimo anno?

«Il tema delle donne e del lavoro resta il focus centrale per la nostra categoria e come lavoratrice, donna e rappresentante di una categoria per la maggior parte maschile abbiamo davanti a noi tre importanti obiettivi, un’occupazione stabile combattendo la precarietà che colpisce in modo particolare le lavoratrici e promuovendo contratti stabili e tutele reali, la conciliazione vita-lavoro attraverso il rafforzamento degli strumenti come il welfare, i servizi di cura e di trasporto per permettere alle donne di lavorare senza dover rinunciare alla vita familiare, il raggiungimento della parità salariale e della crescita professionale lottando per ridurre il divario retributivo e favorendo l’accesso delle donne ai ruoli di responsabilità soprattutto nei settori tradizionalmente maschili come i trasporti

Il nostro impegno sarà quello di trasformare questi obiettivi in azioni concrete attraverso la contrattazione la formazione e la mobilitazione perché la piena partecipazione delle donne al lavoro è una condizione imprescindibile per la giustizia sociale e per lo sviluppo del Paese».