di Andrea Pellegrino
Il minimo vitale della pensione non è pignorabile. Ormai lo sanno anche le pietre. Ed invece succede che un pensionato si è visto bloccare l’intero importo della pensione. Almeno da parte dell’ufficio postale interessato che ha bloccato tutto, benché l’importo fosse stato trasferito dall’istituto di previdenza come ogni mese. Ed ora il signor Gaetano Ciocino residente a Pollica ma originario di Salerno, è rimasto senza un soldo. Quei 1300 euro di pensione sono l’unico sostentamento che ha. Parte di quei soldi, 200 euro, riguardano poi una invalidità lavorativa e quindi, anche in questo caso, secondo le norme, non pignorabili. Secondo la ricostruzione della spiacevole vicenda, il signor Ciocino come ogni mese si è recato al bancomat dell’ufficio postale di Mercatello per il consueto prelievo della sua pensione. Ma allo sportello elettronico si è visto rifiutare l’operazione. Così l’indomani si è recato allo sportello postale dell’ufficio dove ha “sede” il libretto postale su cui viene accreditata la pensione. Solo qui il pensionato ha scoperto che la sua pensione era stata pignorata per un debito verso una società privata. Ma nonostante l’importo accreditato dall’Inps e l’impossibilità di un pignoramento totale della somma, il signor Ciocino, benché a colloquio con la direttrice per diverso tempo, si è visto negare il prelievo. «Mi sono recato anche alla stazione dei carabinieri di Mercatello – racconta – ma non ho potuto sporgere querela contro la direttrice delle Poste. Ora consulterò i miei legali e vedrò come agire». Intanto il dramma è palese: «Io vivo solo con la pensione ed allo stato non ho neppure un euro. Tra l’altro necessito di un intervento chirurgico alla mano e ben presto dovrò recarmi a Torino». Ma il signor Ciocino annuncia che sulla vicenda andrà fino in fondo: «E’ contro la legge pignorare tutta la pensione. La Cassazione è stata chiara: Il pignoramento della pensione non può estendersi oltre il minimo necessario per la sopravvivenza. Tra l’altro l’importo dovuto all’invalidità non è proprio pignorabile. Ecco perché è un vero e proprio abuso che Poste Italiane ha compiuto nei miei confronti».