Stefania De Martino in campo con Avs - Le Cronache Attualità
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Stefania De Martino in campo con Avs

Stefania De Martino in campo con Avs

Avvocato di professione da sempre impegnata nella politica attiva in favore dei diritti delle donne, Stefania De Martino è una delle candidate di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) in vista delle prossime Elezioni Regionali in Campania, a sostegno del candidato presidente Roberto Fico.
Una scelta che segna un nuovo capitolo nel suo percorso civico e politico, che l’ha vista battersi su temi sociali di grande rilevanza. Alla vigilia di questa nuova sfida elettorale, Stefania De Martino si racconta spiegando le motivazioni che l’hanno spinta a “scendere in campo”, quali temi intende portare con sé in Consiglio Regionale e quale contributo intende offrire alla coalizione di centrosinistra.
Avvocato De Martino, inizia per lei una nuova sfida: le elezioni regionali in Campania. Perché la scelta di scendere in campo?
«Scelta pensata e ragionata. Non ho detto immediatamente sì: mi sono consultata anche con i miei figli che sono degli adolescenti. Spesso mi viene detto “perché l’hai fatto”, “chi te l’ha fatto fare” e la mia risposta è che me l’ha fatto fare lo sguardo di mio figlio, le domande di mia figlia. Io voglio trasmettere loro che in questo momento storico sono dalla parte giusta. Qual è la parte giusta? Quella si occupa non dell’oggi ma del domani, perché Avs si preoccupa del mondo che lasceremo, dei più deboli, dei più fragili. Per me tutto questo significa stare dalla parte giusta».
Quali sono i temi che intende portare avanti in Regione Campania?
«In Regione Campania ci sono tante cose da fare. Tante cose sono state fatte e sono state fatte anche bene, però ovviamente la mia attenzione sarà incentrata sul ruolo delle donne: non solo alle vittime di violenza, ma anche il ruolo che le donne possono legittimamente ambire ad avere nei CDA, nelle municipalizzate; fare in modo che ovunque ci sia una percentuale di donne e poi, ovviamente, quella che è la mia specificità, la violenza di genere. Guardi, la violenza di genere sembra che preoccupi sempre tutti ma alla fine, tranne poche istituzioni, si fa un po’ spallucce su quella problematica. Dalla Regione Campania devono arrivare degli interventi precisi sui Cav, sulle case rifugio e sulla prevenzione. Quindi la mia specificità, ovviamente, la utilizzerò per questo».
Da sempre vicina alle donne, quali interventi concreti potrebbe mettere in campo il consiglio regionale per contrastare gli episodi di violenza?
«Il consiglio regionale può fare tanto. Basti pensare che nel 2016, per la prima volta, la Regione Campania ha previsto dei finanziamenti e dei riconoscimenti per i centri antiviolenza. Dobbiamo istituzionalizzarli, così come dobbiamo istituzionalizzare tutte le persone che lavorano in questo campo. Devono essere dei professionisti, o meglio delle professioniste, competenti, formate, con una formazione continua e costante che può e deve avvenire per mezzo della Regione Campania. La stessa Regione può intervenire nelle scuole con progetti precisi e specifici sull’educazione emotiva, ma soprattutto sulla differenza di genere. Dobbiamo spiegare questo famoso articolo 3 della Costituzione a tutti gli scolari e gli studenti: da lì si può cominciare dall’asilo fino all’università. Non bisogna parlare di cosa sia la violenza, ma di cos’è la parità di genere, cos’è e cosa significa avere pari diritti sia essendo donne sia essendo uomini. Bisogna spiegare che cosa sono i privilegi, che a volte hanno gli uomini in determinati settori, penalizzando le donne. È un un’opera di formazione che sta cominciando, ma deve crescere, ma soprattutto deve riuscire».
Giovani e cultura, quali progetti?
«Bisogna evitare l’evasione scolastica. Si tratta di un problema serio in Campania ed è un problema che purtroppo non può essere delegato solo alle famiglie. Essere dei bravi professori, essere accoglienti con studenti bravi senza problemi è facile, come essere bravi genitori con un figlio che non dà e non ha problemi. Ci sono tantissimi ragazzi, invece, la percentuale dei quali è altissima, adolescenti e preadolescenti, che hanno problemi psicologici e psichiatrici. La Regione Campania se ne deve fare carico: grazie alla scuola e tramite la scuola se ne può fare carico. C’è bisogno di docenti specializzati che si prendono carico di questi ragazzi. A volte per questi ragazzi non è importante andare bene a scuola, ma andare a scuola, non rimanere a casa, non rimanere in un letto, non chiudersi dalla società. Non devono essere performanti, ma devono rimanere nella società. Questa per me sarà una battaglia che porterò avanti con tutte le mie forze e con tutta la mia volontà. Gli adolescenti e i preadolescenti non possono smettere di andare a scuola.
Ogni professore, ogni insegnante di sostegno, ogni dirigente scolastico deve farsi carico di ragazzi con problematiche psicologiche o di emarginazione sociale. È un problema di tutti e la scuola non può fare spallucce».
Quale il contributo che Avs potrà apportare alla coalizione di centrosinistra?
«AVS darà un contributo di sinistra democratica, ma soprattutto credo che il contributo migliore che potrà dare a questa coalizione è un approccio ecologico, ecologista, un approccio sulle e per le fasce deboli, un approccio che mi somiglia e che appartiene alla mia storia civica e marginalmente anche alla mia storia politica».
Perché scegliere Avs e perché votare per l’avvocato De Martino?
«Scegliere l’avvocato Stefania De Martino è scegliere Avs, perché Stefania De Martino sente profondamente queste ideologie, che sono più delle ideologie che dei programmi politici; perché pensare all’emergenza ambientale può essere un programma politico, ma è per prima cosa un sentire. Essere vicini al popolo palestinese può essere una posizione politica, ma è sicuramente un sentire ideologico profondamente radicato in tanti giovani e in tanti di noi.
Scegliere l’avvocata Stefania De Martino significa scegliere una persona che fa politica fuori dalle istituzioni da sempre, che continuerà a farla comunque e che se avrà la possibilità di sedere in aula Siani, al Consiglio regionale, porterà avanti delle tematiche per il futuro dei nostri figli, per il futuro del nostro pianeta, per il futuro di chi non ha futuro».