Nocera. Evasione fiscale, 15 indagati - Le Cronache Provincia
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Nocera. Evasione fiscale, 15 indagati

Nocera. Evasione fiscale, 15 indagati

Nocera Inferiore. Società cartiere per generare profitti ai danni dello Stato con milioni di euro frodati al fisco: 15 indagati. Il blitz è quello dello scorso luglio effettuato dalla Guardia di Finanza coordinata dalla procura Antimafia di Firenze che aveva individuato in un ingegnere salernitano l’ideatore e il capo del sodalizio criminale (15 indagati di cui 8 nel Salernitano) che ha messo su un sistema fraudolento basato sulle cartiere fiscali. Sequestro di beni immobili, terreni, società e disponibilità finanziarie per circa 11 milioni di euro. Nel Salernitano erano stati requisiti un garage e un posto auto scoperto, più conti correnti in fase di quantificazione, sul territorio comunale di un comune della Valle dell’Irno. Tra gli indagati ci sono anche un 52enne di Sant’Egidio del Monte Albino, padre e figlio i Nocera Inferiore (uno dei due figura quale proprietario e amministratore di molteplici società ritenute cartiere). Il gruppo era dedito all’acquisizione di società la cui finalità allo scopo di porre in essere indebite compensazioni di debiti tributari tramite l’utilizzo di crediti fiscali fittizi connessi ad attività inesistenti di “Ricerca e Sviluppo” formalmente rese da “cartiere” e prive di una reale struttura aziendale idonea a fornire tali servizi e a operare. All’attenzione degli investigatori sono finite condotte come l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e la monetizzazione in contanti da conti correnti esteri delle somme transate sui canali bancari per il formale pagamento. Oltre all’emissione di fatture per operazioni inesistenti e alla monetizzazione in contanti da conti correnti esteri delle somme transate sui canali bancari per il formale pagamento, le indagini svolte hanno permesso di ricostruire come i progetti di “Ricerca e Sviluppo”, afferenti l’implementazione di sistemi di intelligenza artificiale, blockchain, progetti olografici, prodotti biodegrabili e biocompatibili nei processi produttivi, siano stati predisposti “a tavolino” e con grande cura dall’ingegnere salernitano – organizzatore del sodalizio e figura “autorevole” per conferire validità scientifica ai citati progetti – con il continuo confronto con un commercialista toscano impegnato nel predisporre bilanci fittizi per garantire che i parametri previsti dalla normativa che conferisce agevolazioni fiscali alle start up venissero rispettati. Ora gli indagati, con la notifica della conclusione delle indagini, potranno chiedere di rilasciare dichiarazioni al pubblico ministero prima che venga chiesto per tutti il rinvio a giudizio.