di Andrea Pellegrino
Venerdì 24 luglio i vertici del Partito democratico salernitano dovrebbero far tappa al Nazareno a Roma. All’ordine del giorno ci sarebbero le prossime elezioni comunali, con particolare attenzione ai comuni capoluogo di provincia. Quindi proprio a Salerno chiamato alle urne la prossima primavera, ma soprattutto chiamato – per quanto riguarda il Partito democratico – a decidere il successore di Vincenzo De Luca, oggi presidente della giunta regionale della Campania. Al tavolo democrat romano dovrebbero sedere Nicola Landolfi, segretario provinciale del Pd e Giuseppe Lanzara, responsabile enti locali del Partito democratico salernitano. Da definire è il metodo, in particolare l’utilizzo o meno delle primarie. Strumento che ha consentito l’elezione a governatore dell’ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca e che molti ora vorrebbero utilizzare anche per la scelta del successore a Palazzo di Città. C’è poi da chiarire se, questa volta, sarà presentata o meno la lista ufficiale del Partito democratico alle Amministrative. Se così fosse sarebbe la prima volta per la città di Salerno. Infatti, il Partito democratico allo stato non è presente in aula consiliare con un proprio simbolo: i vari esponenti sono dislocati nei vari gruppi civici deluchiani. Nodo più difficile da sciogliere resta quello del candidato sindaco o dei candidati in caso di primarie. Per ora si parte da Enzo Napoli, attuale reggente dell’amministrazione comunale salernitana. Ma la rosa potrebbe allargarsi nei prossimi mesi, fino poi a restringersi verso il prescelto. Tra questi spiccano naturalmente i figli (Roberto e Piero) dell’attuale governatore, pronti entrambi a sostituire il padre sulla poltrona più alta del Comune di Salerno. Per Roberto De Luca, in particolare, sarebbe pronta anche una poltrona in giunta in vista dell’imminente rimpasto che il sindaco facente funzioni dovrà mettere in atto con le dimissioni di Franco Picarone e Luca Cascone, eletti in Consiglio regionale. E già questa potrebbe essere la fase più delicata per il partito democratico di Salerno. A Palazzo di Città il clima è già surriscaldato e l’attenzione è alta in vista dell’appuntamento elettorale del prossimo anno. Quanto a Nicola Landolfi, nell’ultimo periodo sempre più silenzioso nonostante la vittoria in Regione Campania, si prospetta un suo coinvolgimento nelle elezioni comunali di Battipaglia, suo attuale comune di residenza. Landolfi, allo stato, è uno dei deluchiani rimasto a bocca asciutta.
Il ministro Orlando: «Giuste le primarie»
Ed è favorevole alle primarie per la scelta del candidato sindaco, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, ieri a Napoli, per una convention del Pd insieme a Matteo Orfini. Il riferimento del ministro è alla corsa a Palazzo San Giacomo ma la linea politica tracciata pare che riguardi tutte le amministrazioni chiamate al voto. «Le primarie, come visto spesso, fanno giustizia nelle correnti, talvolta chi controlla pezzi del partito non è detto che abbia rapporti forti con l’opinione pubblica». Il ministro, però, sulle correnti interne al Pd aggiunge che: «Non siamo contro le correnti ma siamo contro le correnti quando sono un mero strumento di selezione della classe dirigente su basi di fedeltà. Siamo per le correnti quando diventano quello che devono essere in un grande partito riformista, cioè un luogo dove si elaborano idee e le si forniscono al partito».
(andpell)