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Bagno di folla per Cirielli a Salerno - Le Cronache Ultimora
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Bagno di folla per Cirielli a Salerno

Bagno di folla per Cirielli a Salerno

di Arturo Calabrese

Bagno di folla al Polo Nautico di Salerno per Edmondo Cirielli. Il candidato presidente della coalizione di centrodestra è stato nella città capoluogo in occasione della presentazione della lista di Fratelli d’Italia che concorrerà per le prossime regionali. «C’è tanto da fare – ha detto il candidato alla carica di presidente – perché innanzitutto si devono cancellare dieci anni di amministrazione De Luca e tutto ciò che ne è conseguito. Ci sono ovviamente una serie di priorità, tra cui quella della sicurezza. Non è vero che la Regione Campania non può fare nulla: può fare molto, ma non ha voluto fare nulla. Oggi – argomenta – c’è la necessità di sostenere i comuni per favorire nuove assunzioni; c’è bisogno di più polizia locale per strada, che dia supporto alle forze dell’ordine e alle forze armate, le quali svolgono uno splendido lavoro. È necessario riprendere il ragionamento complessivo sul disastro ambientale: depurazione, terra dei fuochi, ecoballe, il ciclo dei rifiuti che praticamente si è interrotto. Per questo motivo siamo costretti a importare immondizia con le bollette più alte. Insomma, c’è una grande necessità di restituire trasparenza, legalità e una nuova speranza per la nostra regione». La candidatura ufficiale di Edmondo Cirielli alla presidenza è arrivata solo una settimana fa: «Non credevo che in soli sette giorni sarei riuscito a completare le liste di supporto, soprattutto la lista del presidente e anche quella di Fratelli d’Italia. Abbiamo ricevuto tantissime nuove richieste rispetto ai soliti militanti, con un forte coinvolgimento della società civile. Da questo punto di vista siamo ottimisti, ma anche Forza Italia, Lega e Noi Moderati hanno presentato grandi liste, così come l’Udc e la Democrazia Cristiana di Rotondi, che stanno facendo un lavoro molto importante. Da domani incominceremo a far quadrare i conti». Un pensiero va anche al presidente uscente Vincenzo De Luca: «Dice che il centrodestra ha fatto un piacere alla sinistra con la mia candidatura – le sue parole – lo diceva anche quando mi sono candidato alla Provincia, ma ora guardiamo avanti. De Luca è il passato, e oggi il Partito Democratico e Fico si vergognano di lui, tant’è che il suo nome scompare». Riguardo alla campagna elettorale: «Ci sono entusiasmo e voglia di cambiamento – continua – il candidato presidente dei progressisti è una brava persona, ma si percepisce che non ha una grande esperienza amministrativa né lavorativa. Per questo motivo c’è scetticismo nei suoi confronti, ma io non mi sento di giudicarlo: lo faranno i cittadini. Sento un entusiasmo che va oltre il tradizionale schieramento di centrodestra. Ho ascoltato tante persone di centrosinistra che mi dicono “Non è una battaglia da politicizzare, dobbiamo puntare sulle emergenze e sull’amministrazione”, e credo anch’io che sia sbagliato immaginare queste elezioni come un’anteprima di quelle politiche: sarebbe un modo per offendere i campani. Sono elezioni – ragiona Cirielli – per decidere chi deve occuparsi di sanità, lavoro, ambiente, sicurezza, trasporti, turismo, commercio. Elezioni per decidere chi deve lavorare per l’agricoltura, chi deve fare le cose concrete che servono ai cittadini. Non credo che qui ci sia una grande questione ideologica: è una questione di impegno, preparazione e competenza specifica, e i cittadini decideranno quale dei due candidati è più affidabile per realizzare queste cose». Cirielli attualmente è vice ministro degli Esteri e fino al voto non lascerà l’incarico: «Non sono cose in conflitto, e oggi io sono candidato. Poi, ovviamente, poiché penso di vincere, mi dimetterò dopo aver vinto». La campagna elettorale campana si baserà molto sulla sanità: «È la prima emergenza – il pensiero del candidato Edmondo Cirielli – lo è se le persone non hanno la libertà di potersi curare e se si rischia di morire per mala sanità. Nonostante ci siano ottimi medici, infermieri, paramedici e personale sanitario che fanno il loro dovere, è una questione di disorganizzazione. L’altra questione è la libertà: se non c’è sicurezza, non c’è libertà. E infine, ultima ma non meno importante, c’è la trasparenza. Se si ha un potere oppressivo che comanda tutto, che vuole comandare tutto e sedersi a capotavola, credo ci sia bisogno anche di trasparenza».