di Erika Noschese
Il Sistema Cilento si appresta a vivere il suo primo anniversario e a pochi giorni dalla data che ha spedito diritto in carcere l’allora sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia, Franco Alfieri, qualcosa inizia a smuoversi. Per l’ex amministratore, infatti, arriva la revoca del provvedimento degli arresti domiciliari con obbligo di dimora nel comune di domicilio. Provvedimento che vale solo per il primo filone di inchiesta, quello relativo alla ipotesi di accusa di turbata libertà degli incanti e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e falso ideologico. Dunque, per l’ex sindaco cilentano, almeno per il momento, nulla cambia: resta ai domiciliari perchè, a suo carico, vi è anche un altro filone di inchiesta che coinvolge Roberto Squecco. L’accusa, in questo caso, è di voto di scambio politico mafioso per aver stretto – secondo l’ipotesi accusatoria – un patto prima delle amministrative 2019 con l’imprenditore cilentano, impegnato nel servizio di 118. A firmare il provvedimento il presidente del Tribunale di Vallo della Lucania, Vincenzo Pellegrino che ha raccolto il parere favorevole del procuratore capo e pm Francesco Rotondo. Revoca della misura degli arresti domiciliari anche per Vittorio De Rosa, ex titolare e legale rappresentante della Dervit che ha l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Novità anche per Andrea Campanile, ex tuttofare di Alfieri che aveva l’obbligo di dimora con permesso per andare a lavoro. Per lui è giunta la revoca della misura, sostituita con l’obbligo di firma. Campanile, dopo la revoca dei domiciliari, ha iniziato a lavorare presso un ferramenta di Capaccio Paestum, di proprietà del papà della sua compagna. Per Alfonso D’Auria, invece, rigettata la richiesta di revoca del divieto di dimora nella città di Capaccio Paestum. Lo scorso 25 agosto ha preso il via il processo a Vallo della Lucania, come disposto dal Tribunale di Salerno in quanto il reato si sarebbe consumato a Torchiara, dove ha sede la società di famiglia, la Alfieri Impianti. Torchiara, città natale di Alfieri e comune dove sta trascorrendo i domiciliari, rientra nella giurisdizione del tribunale cilentano. La prima udienza si è conclusa con la costituzione di parte civile del Comune di Capaccio Paestum mentre sarebbe stato attenzionato l’elevato numero di testimoni della difesa. Il processo a carico di Alfieri per la vicenda Squecco dovrebbe invece celebrarsi a Salerno ma, al momento, non si conoscono i tempi di questo nuovo filone. Non si esclude che la difesa possa presentare istanza di revoca dei domiciliari anche per questo nuovo filone d’accusa, a quasi un anno dall’arresto di Franco Alfieri.





