di Marta Naddei A Salerno ormai ci si è abituati a tutto o quasi. Da ieri, ci si è abituati anche alla circostanza che ad evadere le tasse sia una delle società partecipate del Comune. Ebbene sì, proprio nella città dall’elevata tassazione, nella città della Soget e delle sue cartelle pazze, c’è anche una municipalizzata che non è in regola con qualche pagamento nei confronti del suo ente proprietario. Si tratta della Salerno pulita, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti sul territorio cittadino che, per cinque anni, non avrebbe versato la Tosap, ovvero la tassa per l’occupazione di suolo pubblico e passi carrabili. Un particolare emerso nel corso di una riunione tenutasi a palazzo di Città, avente ad oggetto proprio i recenti accertamenti in ordine ai pagamenti della Tosap, evasi per una somma complessiva di circa 150mila euro: scorrendo l’elenco, tra i nomi di vari commercianti, gestori di chioschi, venditori ambulanti e semplici cittadini, è possibile trovare anche quello di Salerno pulita, attualmente gestita dall’amministratore unico Pellegrino Barbato. Per ben cinque annualità, infatti, non sarebbe stato corrisposto, al settore tributi del Comune di Salerno, il dovuto canone – il cui calcolo è differenziato a seconda della tipologia di occupazione, della zona e della superficie – della tassa per l’occupazione di suolo pubblico e passi carrabili. Insomma, una situazione piuttosto imbarazzante, in considerazione del fatto che Salerno pulita è una delle “figlie” della stessa amministrazione comunale; una figlia che, ormai da tempo, non naviga in ottime acque. Dalla casa del cittadino, comunque, sarebbero partiti tutti gli accertamenti e sarebbe stata sbarrata la strada ad ogni tipo di transazione ma la questione resta comunque particolare con una municipalizzata che, di fatto, ha evaso le tasse. A sollevare il caso anche il consigliere comunale e coordinatore cittadino di Forza Italia Raffaele Adinolfi che ha puntato il dito contro l’amministrazione cittadina, rea – a suo dire – di chiudere spesso gli occhi dinanzi agli errori degli “amici”, assumendo per contro un atteggiamento intransigente con i comuni cittadini. «Che un comune applichi le aliquote più alte d’Italia è una scelta – si legge in una nota del coordinatore forzista -; che un comune autorizzi la Soget ad adottare le interpretazioni più dannose per i cittadini risultando finanche vessatoria è una scelta; che un Comune decida di non rimborsare automaticamente ai cittadini le maggiori imposte versate quando si accorge che il cittadino ha dichiarato più mq del reale è una scelta», però – sottolinea Adinolfi – «che un comune faccia pagare le tasse alle proprie società partecipate è un obbligo. Salerno Pulita paghi immediatamente al Comune le imposte Sono molte le annualità scoperte per le quali il comune ha emesso accertamenti ancora non pagati. Il Comune non sia forte con i deboli e distratto con gli amici!».
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