Io ho un virus, qualcosa faro’. E’ come un robot costruito per qualcosa, io sono costruito per fare”. Vincenzo De Luca chiude cosi’ la presentazione del suo ultimo libro, dal titolo ‘La sfida’. A poco piu’ di due mesi dalle elezioni, il presidente della Regione Campania guarda al suo futuro partendo da questo assunto. “E’ difficile fare e pensare insieme – rimarca – ancora piu’ difficile fare da uomo libero. Io ho una grandissima soddisfazione: siccome sono un capo, non devo chiedere nulla a nessuno e non voglio nulla da nessuno. Per tutta la mia vita vivo di quello che ho conquistato, con la mia fatica, la mia vita, i miei errori. Vivo di quello che ho conquistato e non voglio altro, perche’ rimarro’ fino a che campo un uomo libero”. Il ‘governatore’ assicura che la sua indole restera’ questa e, a chi profetizza un suo tramonto politico dopo l’esperienza da alla guida della Campania, ribadisce che lui si colloca “sulla linea Napolitano-De Mita”. “Camperemo fino a 100 anni – dice tra gli applausi e i sorrisi della platea – non vi scalmanate, abbiamo altri 25 anni davanti. E’ possibile che ci ritroviamo non domani, ma dopodomani”





