di Arturo Calabrese
Si arriva a una conclusione per quanto riguarda la vicenda della piazzetta Sanseverino ad Agropoli, che sorge nelle immediate prossimità della porta di ingresso al centro storico. Dopo un lungo processo discusso al tribunale di Vallo della Lucania tra la famiglia proprietaria dello stabile, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Colopi, e il comune di Agropoli, seguito dal legale Luigi Acerbo, il giudice Alessia Annunziata ha riconosciuto all’ente la proprietà della piazzetta. Correva l’anno 2021 e Tiziana Lista e Alfonso Maria Pepe, i proprietari, decisero di voler aggiungere ai loro possedimenti il luogo tramite usucapione. Un lungo iter tra le parti che ha avuto grande risonanza sui media, anche grazie all’attivista Eliseo Delli Paoli, sempre in prima linea per la difesa della piazzetta in quanto bene di tutti. La famiglia Pepe, nel frattempo, negli anni ha usato il balcone che dà sugli scaloni agropolesi come un proprio possedimento, installandovi un cancello all’ingresso, adornandolo con piante e ricevendo gli ospiti con tanto di tavolini e sedie.
Ci fu anche una sommossa popolare con tanto di manifestazione in loco, tra l’altro minimizzata e ridicolizzata sui social da parte di autoproclamati esponenti del panorama culturale cilentano. A intervenire nel merito fu anche quel Vincenzo Pepe, ben noto per l’operazione “Vico Nero” e a processo per truffa aggravata allo Stato.
Come un deus ex machina, l’ex presidente della Fondazione Giambattista Vico, il cui palazzo cilentano pare essere vicino alla chiusura, diede prova della sua vicinanza al popolo e convinse i familiari, moglie e figlio, a rinunciare all’usucapione.
Pepe annunciò urbi et orbi la sua azione con un comunicato: «Ho invitato i diversi condomini che insistono sulla piazzetta prospiciente la porta di Agropoli a rinunciare all’azione giudiziaria, indipendentemente dalle rivendicazioni giuridiche, onde far prevalere solo l’interesse pubblico.
Per quanto mi riguarda – si leggeva – ho sempre lavorato per la collettività e lo testimoniano le tante iniziative di alto profilo culturale tese a valorizzare e promuovere il territorio. In sinergia con l’amministrazione comunale – continuava la nota – continuerò in questo lavoro a beneficio della comunità di cui sono stato amministratore locale, superando i tanti ostacoli che invece di scoraggiarci ci aiutano ad avere più forza e più passione».
Come si legge in sentenza, le parti hanno trovato un accordo: Tiziana Lista e Alfonso Maria Pepe riconoscono la proprietà del comune. Per tale motivo il giudice dichiara cessata la materia del contendere e compensa integralmente tra le parti le spese di lite.
Termina un lungo contendere tra il privato e l’ente pubblico, una questione di cui si è occupata anche la trasmissione Report di Rai Tre con la giornalista Giulia Presutti che, tracciando un profilo della figura di Vincenzo Pepe, individuato come uno degli esperti per una commissione ambientale dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, ha parlato anche della vicenda di cui sopra e della famosa usucapione.
Adesso, essendo la piazzetta comunale e quindi di tutti i cittadini, il comune di Agropoli dovrà pretendere lo sgombero totale di ogni suppellettile di proprietà della famiglia Pepe, anche per una questione di sicurezza di coloro i quali, legittimamente, vogliano usufruirne.






