«Chi viene in Campania deve imparare il codice etico, non insegnarlo». Con queste parole Vincenzo De Luca ha aperto il suo consueto appuntamento social del venerdì pomeriggio, rimarcando la linea di rigore adottata negli anni dalla Regione. Un messaggio che appare indirizzato al candidato del centrosinistra, Roberto Fico, il quale nei giorni scorsi aveva insistito sulla necessità di “liste pulite” in vista delle prossime Regionali.
Il governatore uscente ha rivendicato le scelte del passato: «La Campania è stata la prima e unica Regione d’Italia a siglare dieci anni fa un accordo di collaborazione con l’Autorità anticorruzione, sottoponendo i capitolati più importanti – dalla gestione dei rifiuti alle opere pubbliche – a una vigilanza preventiva».
Poi l’affondo contro chi, a suo dire, cavalca il tema della legalità per fini elettorali: «Se si pensa di fare un po’ di demagogia utilizzando vicende giudiziarie, bisogna dire che il tempo dell’inciviltà e della demagogia giudiziaria è finito».
De Luca, pur senza mai citare Fico, sembra voler mettere in chiaro i rapporti di forza all’interno della coalizione: «Io lavoro oggi anche da osservatore che dice quello che pensa, per aiutare chi verrà a non perdersi nelle chiacchiere e nelle bandierine agitate al vento. In Campania serve concretezza, se si ha. Se non la si ha, bisogna avere l’umiltà di imparare».
Il presidente ha infine ricordato i risultati ottenuti negli ultimi anni, dalla sburocratizzazione alle grandi opere: «Abbiamo fatto tanto per tutte le categorie e per i giovani. Se chi verrà saprà fare meglio, sarò pronto a fargli i complimenti».





