La notte del fuoco a casa Vecchio - Le Cronache Spettacolo e Cultura
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La notte del fuoco a casa Vecchio

La notte del fuoco a casa Vecchio

Di Olga Chieffi

L’associazione Hera Creativa propone per il secondo anno la rassegna estiva de «L’Oltre Binario», che vedrà come terzo evento «Estemporanea al calar del sole», dalle ore 18.00 di stasera nel giardino di Casa Vecchio, in via Ponte Marmoreo a Paestum. Lì una coralità di ceramisti parteciperà a una serata performativa di terra e di fuoco. Il maestro Nando Vassallo eseguirà il suo Cravon-fire, un’esibizione suggestiva dalla spettacolarità pirotecnica, dimostrazione pirotecnica e scenografica, che consisterà nella fabbricazione del forno in 20 minuti, in una cottura aerea in forte ossidazione, successiva riduzione e raffreddamento in 30 minuti. un creatore di mondi, un artista che dialoga con il fuoco nel suo laboratorio, trasformandolo in uno strumento di espressione e creazione. Vassallo sembra vedere il fuoco non come un semplice elemento passivo, ma come un partner attivo, che risponde alle sue istruzioni e alle sue intenzioni. La sua attività si basa su una profonda comprensione delle materie, delle temperature e dei tempi necessari per modellare la terra in ceramica, utilizzando anche l’aria e il fuoco come componenti fondamentali del suo processo creativo. L’artista ha sperimentato con diversi tipi di forni per ottenere effetti diversi, mostrando un approccio sperimentale e innovativo. Inoltre, ha coniato termini tra dialetto e inglese, come “cravonfire”, evocando immagini di un fuoco che gira vorticosamente, alimentando il suo stesso spirito di creazione. Vassallo incarna il gesto primitivo e creativo dell’uomo-fuoco, un gesto che unisce tradizione, innovazione e un rapporto profondo e dialogico con gli elementi naturali. A seguire, il noto maestro ceramico Sasaska coordinerà un gruppo di ceramisti nella realizzazione di pezzi secondo l’antichissima tecnica giapponese del raku. Questa tecnica risale al Medioevo, a un rituale che i monaci nipponici creavano con un forno en plein air, a contatto con la natura e con elementi botanici, come le foglie secche. L’Occidente ha inglobato questa tecnica ceramica, difficile nell’esecuzione ma bellissima per gli effetti metallici delle opere. L’evento è stato pensato in continuità con iniziative e incontri a cui Sergio Vecchio diede vita sia nel suo giardino sia a Villa Salati, alcuni anni prima della sua scomparsa, per creare un filo di collegamento da costa a costa: da Paestum, cittadina della ceramica arcaica, a Vietri, fucina di nuove forme e cromie. Interverranno, oltre al maestro Sasa Scalese, Giorgina Scalese, Augusto Pandolfi, Mauro Trotta, Elisa D’Arienzo, Livio Ceccarelli, Annamaria Panariello, Peppe Vitale, Lucio e Irene Liguori, Anna Sessa e tanti altri. L’associazione Hera Creativa ha sede in via Ponte Marmoreo, di fronte al casello 21 della stazione di Paestum, che sta per diventare quel piccolo museo/archivio ideato e desiderato dall’artista Sergio Vecchio. «Prima che questo progetto prenda vita, qui nel luogo dove l’artista ha vissuto e lavorato – chiarisce la presidente dell’associazione Bruna Alfieri – i fondatori e gli amici sostenitori daranno vita a una serie di incontri e attività creative che sottolineano la sua natura di vicinanza alla stazione ferroviaria, alla cinta muraria dell’antica Poseidonia, meta di tanti visitatori e appassionati del mito che abita questo luogo. I treni, eterni mezzi di congiunzione e d’incontro, sono racconti da coniugare e proporre attraverso tutti i campi espressivi e artistici.» Nello stesso giardino di Casa Vecchio si trovano una serie di reperti appartenuti alla vecchia stazione dismessa, raccolti dall’artista scomparso, che raccontano ancora oggi i remoti arrivi e le partenze.