di Marco De Martino
SALERNO – E’ stato il colpo di mercato della SalernitanaSembra passato un secolo da quella lunghissima telenovela, ma oggi Galo Capomaggio (nella foto) è già diventato il fulcro della squadra granata. Il 28enne centrocampista argentino, dopo una gavetta durata sette anni durante la quale ha militato esclusivamente in serie D e C, è arrivato in una grande piazza come Salerno. Come mai, un calciatore dalle sue qualità tecniche e tattiche, sia arrivato così tardi in una big è lui stesso a spiegarlo: “Sono partito dal basso, dalle categorie inferiori e sono contento di aver raggiunto Salerno. Nessuno mi ha regalato niente, quindi penso di averlo meritato ma adesso devo dimostrarlo in questa grande piazza per proseguire la mia carriera nel migliore dei modi. Sono partito in una grande squadra come l’Estudiantes, la società in cui ha giocato il mio idolo Juan Sebastian Veron, lì ho fatto il settore giovanile da ragazzo e poi a 21 anni ho deciso di venire in Italia. E’ stata una scelta personale condivisa con i miei genitori, mio padre Gerardo e mia mamma Carola, che purtroppo -dice con la voce rotta dalla commozione- ci ha lasciato un anno fa. Papà è qui in Italia con me, adesso sta in Puglia però vediamo nei prossimi mesi se potrà raggiungermi qui. E’ amante del calcio, è molto contento che sia qui, mi segue ovunque. Ho iniziato un percorso diverso con tanti sogni e grazie a tanto lavoro sto riuscendo a farlo diventare realtà”. A convincerlo ad accettare l’avventura salernitana sono stati il direttore sportivo Faggiano e soprattutto il tecnico Pino Raffaele, con il quale ha condiviso l’esperienza a Cerignola: “Ho subito detto sì alla Salernitana. Con Faggiano e Raffaele ho un rapporto sincero e professionale. Ho avvertito la loro fiducia, mi volevano dall’inizio del mercato, adesso penso a fare il meglio per la Salernitana”. Ed il meglio, finora, sono due vittorie dopo due giornate di campionato: “Abbiamo vinto due partite importanti, anche a Cosenza su un campo difficile e quindi lo spogliatoio è tranquillo. Ci stiamo preparando per queste due settimane di fuoco in cui giocheremo ogni tre giorni. Abbiamo tanti margini di crescita, siamo un bel gruppo, sappiamo anche soffrire ed abbiamo portato a casa un risultato importante. Dobbiamo continuare così per toglierci grandi soddisfazioni. Le prime partite della stagione, anche senza il bel gioco, bisogna portarle a casa. Poi da qui in avanti c’è margine per crescere, secondo me è ancora ampio perchè -prosegue Capomaggio- siamo tutti nuovi e c’è bisogno di un po’ di tempo per conoscerci meglio ma quando fai risultato diventa tutto più semplice. L’obiettivo è vincere il campionato, ma secondo Capomaggio ci sarà da sgomitare: “Secondo me ci sono Catania, Benevento e Crotone ma non solo. Il campionato è molto equilibrato ed ogni anno vengono fuori delle sorprese, quindi bisogna stare attenti a tutti senza dare niente per scontato, dando il massimo in ogni partita. Il segreto -continua Capomaggio- per tenere durante tutto l’arco del campionato è quello di mantenere alta la tensione, la fame e fare gruppo soprattutto nei momenti difficili”. Finora quello che è veramente mancato alla Salernitana, giocoforza, è stato l’apporto della propria tifoseria: “Abbiamo tanta voglia di ritrovare i tifosi, sarà un’emozione unica e vogliamo vincere per farli felici. Qui a Salerno mi sto trovando molto bene, la scelta fatta qualche settimana fa è stata giusta e voglio continuare questo percorso in un ambiente molto importante”. In granata, oltre a Raffaele, Capomaggio ha ritrovato Mattia Tascone, suo compagno di squadra e di reparto a Cerignola: “Tascone lo conosco bene, ho giocato con lui e sono sicuro che ci darà una grande mano. Di solito io faccio il play e lui la mezzala, ma in campo si gira molto e ci scambiamo spesso la posizione”. La sosta arrivata in maniera inattesa può trasformarsi in un’arma a favore della Salernitana per trovare quello smalto, soprattutto sotto il profilo atletico, che finora è mancato: “La condizione sta migliorando dopo aver giocato tre partite complete. Quelli come me un po’ più strutturati hanno bisogno di più tempo ma giocare mi ha aiutato e adesso devo continuare su questa strada. Siamo nel complesso una squadra strutturata, siamo in tanti ad essere alti un metro e novanta, all’inizio possiamo far fatica ma poi, trovata la condizione atletica migliore, possiamo fare cose importanti”. Capomaggio è disposto a tutto pur di aiutare la Salernitana, anche di arretrare nel ruolo di difensore centrale: “Se c’è bisogno sono pronto a fare anche il difensore, l’ho già fatto in amichevole e qualche volta in carriera in questi anni, è un ruolo che mi piace e sono a disposizione del mister”. Capomaggio ha avuto modo di conoscere il patron Danilo Iervolino: “Ci è venuto a trovare, mi ha fatto una grande impressione tutta la dirigenza, sia il presidente che tutti i suoi collaboratori, adesso tocca a noi fare il meglio possibile e riportare la Salernitana dove merita”.





