Nocera Inferiore. Niente sconti per Macario Mariniello, condannato in via definitiva a 12 anni di reclusione con l’accusa di usura ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’ex cutoliano e capozona negli anni 80 a Nocera Inferiore, principale imputato in un’inchiesta condotta dai carabinieri del Ros, tra gli anni 2013 e 2016. Ad aprile scorso per lo stesso procedimento penale furono assolti in Appello il fratello e la compagna. Per il 66enne è stato disposto anche l’isolamento notturno, oltre agli anni di carcere da scontare (ai quali si aggiunge l’ergastolo per l’omicidio dell’ex sindaco Giorgio Barbarulo). L’indagine condotta dalla Dda Antimafia di Salerno ricostruì passaggi di soldi con prestiti usurari concessi a persone in difficoltà, con interessi mensili pari al 6%. Agli atti finirono – oltre al sequestro di 50mila euro – matrici di assegni, scritture private, cambiali e altra documentazione, come quaderni e un libro mastro, con sopra una lista di nomi. In un caso, una delle vittime individuate fu minacciata di morte così come una parente di una seconda persona, la quale aveva ottenuto dei prestiti per le medesime ragioni. Ovvero, per difficoltà economiche. Minacce e condotte tese, secondo le accuse, a rimediare ai ritardi nella restituzione degli interessi. Nel motivare la condanna in primo grado, il Tribunale spiegò che Macario Mariniello aveva “organizzato e determinato un’impresa criminosa a base familiare, in senso verticistico e non troppo distante dalle consorterie criminose da lui stesso capeggiate da leader indiscusso fino a pochi anni prima; soprattutto, una forza intimidatrice idonea a soggiogare tutti i soggetti lambiti dalle proprie azioni criminali, a prescindere che fossero, vittime o complici, parenti, affini o estranei, coinvolti nei reati o testimoni degli stessi”. Ora la sentenza in via definitiva dopo le due condanne in primo grado e Appello: la Cassazione decide sulla sentenza in giudicato, ora si attendono le motivazioni sulla decisione.





