di Marco De Martino
SALERNO – Mentre il campionato in questo week end proseguirà con la disputa della terza giornata, la Salernitana, grazie al rinvio del match contro l’Atalanta under 23, proverà ad affinare l’intesa finora ancora precaria, soprattutto dopo gli arrivi, nell’ultimo giorno di mercato, di Frascatore, Tascone, Ferraris e Quirini. Se i granata, dopo i primi 180’ in cui hanno conquistato 6 punti su 6, hanno mostrato solidità e carattere, oltre ovviamente ad alcune individualità, mancano ancora dell’amalgama necessaria per condurre al vertice, dall’inizio alla fine della stagione, un torneo complicato ed insidioso come quello di terza serie. Infatti Catania, Benevento e lo stesso Crotone, pur avendo cambiato molto, costruendo organici sulla carta alla pari, se non addirittura inferiori, a quello granata, possono però contare sul non trascurabile fattore della conoscenza. E così sarà compito di mister Pino Raffaele approfittare della sosta imprevista del campionato e dare il cosiddetto giro di vite alla preparazione tattica della sua squadra.
DUELLO TRA I PALI Nonostante la grande differenza sia in termini di esperienza che per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, i due portieri granata Donnarumma e Brancolini sono reduci da una lunga inattività. Entrambi, infatti, contano pochissime presenze da titolare nelle ultime stagioni e, come nel caso del fratellone di Gigio, in campo s’è vista qualche incertezza di troppo dovuta, appunto, alla prolungata assenza dai pali. Al momento la gerarchia sembra essere chiara, con Donnarumma sempre titolare finora, ma chi conosce Brancolini ne decanta le grandi potenzialità ed, a lungo andare, potrebbe esserci anche un avvicendamento nel ruolo di numero 1 granata.
IN DIFESA MARPIONI E GIOVANI JOLLY Gli arrivi di Golemic, Frascatore, Matino e Coppolaro garantiscono al reparto tanta esperienza e grande temperamento ma poca rapidità che dovrà essere assicurata da Cabianca ed Anastasio. Giocando a tre, il gioco delle coppie in difesa è piuttosto semplice. Golemic (a sinistra nella foto di Gambardella) e Matino si contenderanno la maglia di perno centrale, Cabianca e Coppolaro quella di braccetto di destra, Frascatore, Anastasio e lo stesso Coppolaro, quella di braccetto di sinistra. La duttilità di alcuni calciatori, già dimostrata in queste settimane sul campo, consentirà a Raffaele di modificare interpreti ed assetto a seconda delle esigenze. Cabianca può infatti fungere anche da centrocampista esterno di destra, così come Frascatore ed Anastasio a sinistra. Quirini, al contrario, da esterno di centrocampo può all’occorrenza trasformarsi in braccetto di destra nella linea difensiva a tre. Lo stesso Capomaggio, come accaduto nel test amichevole contro la Reggina di inizio agosto, può ricoprire il ruolo di centrale. Insomma, le idee e le soluzioni tattiche a disposizione di mister Raffaele non mancheranno affatto.
ESTERNI Coppie fatte anche sugli esterni dove a destra si giocheranno una maglia i giovani Ubani e Quirini mentre Anastasio e Villa se la contenderanno a sinistra. Stesso discorso fatto per la difesa: in caso di emergenza, come accaduto finora, Villa può andare anche a destra, oppure Raffaele può impiegare in questa posizione anche Cabianca e Frascatore (difensori di ruolo) oppure Achik (che è un attaccante).
CENTROCAMPO CON ESTRO E SOSTANZA Capomaggio (al centro nella foto di Gambardella) sarà il regista ed il perno della squadra con de Boer e Tascone a destra e con Varone e Knezovic a sinistra a fungere da suoi fedeli scudieri nel ruolo di mezzali. Ben assortita la composizione del reparto: de Boer e Knezovic dovranno garantire fosforo, imprevedibilità ed idee, mentre Tascone e Varone saranno i gregari di lusso che dovranno combattere, recuperare e pulire palloni in mezzo al campo. Inutile sottolineare che il possibile arrivo di Josè Machin, classico 8 e mezzo capace di abbinare indiscusse qualità tecniche ad ottime capacità tattiche, consentirebbe non solo al centrocampo ma a tutta la Salernitana di compiere il definitivo salto di qualità.
ATTACCO, QUANTE SOLUZIONI PER RAFFAELE In avanti le soluzioni messe a disposizione di Raffaele sono tante: due centravanti d’area di rigore, potenzialmente da doppia cifra, come Inglese (a destra nella foto di Gambardella) e Ferrari abbinati ad elementi rapidi, estrosi e dal gol facile come Liguori e Ferraris, rappresentano un lusso per la serie C. Achik invece sarà il classico uomo da inserire in corso d’opera per “spaccare la partita”. Questa grande duttilità nelle corde degli attaccanti granata consentirà a Raffaele anche di valutare, di volta in volta, il possibile cambio di modulo. Dal 3-5-2 di partenza, infatti, con il raggiungimento di un certo equilibrio negli altri due reparti, la Salernitana potrebbe facilmente adottare il 3-4-2-1 con, ad esempio, Liguori e Ferraris alle spalle di Inglese o Ferrari. Sempre che il tecnico non decida di affidarsi al doppio centravanti, con Inglese e Ferrari contemporaneamente in campo.





