di Arturo Calabrese
Dopo ben 2500 chilometri in bicicletta, Luca Giordano è arrivato a casa. Il lungo viaggio, cominciato il 22 di luglio scorso da Gent in Belgio, si è concluso ieri nella sua Rutino. Accolto dalla famiglia, parenti, amici e dalla comunità rutinese, il giovane ha trionfalmente compiuto l’ultimo giro di pedale in 38 giorni di viaggio.
Soddisfatti e felici i familiari che lo hanno atteso nel centro cilentano: papà Filomarino, mamma Annarita, il fratello Alfonso e la fidanzata Sara. Quest’ultima ha creato per lui una maglietta celebrativa cucendo con ago e filo il percorso.
Una passione, la sua, per la bicicletta che lo ha spinto un quella che è stata una vera e propria impresa. Il ragazzo, che durante la traversata europea ha anche compiuto 31 anni, vive e lavora in Belgio, nella cittadina di Gent, e negli ultimi mesi ha progettato l’impresa. Sono state circa 38 le tappe durante le quali, attraversando Belgio, Francia e Italia, ha visitato città, paesi e borghi, scoprendo angoli di raro fascino, castelli, chiese, fiumi e laghi.
Il percorso è stato studiato nei minimi dettagli, così come le tappe e i luoghi ove rifocillarsi e riposare. Particolarità di questa avventura è stata la scelta dei luoghi ove dormire: essi sono stati scelti con dovizia di particolari attraverso una rete di conoscenze e trovando la disponibilità dei cittadini ad ospitare i viandanti, in una sorta di grande cammino.
“Non è stato facile – dice il giovane – ma sapevo che non sarebbe stata una passeggiata. È andata molto bene, ho visitato zone che non avrei conosciuto altrimenti. È stato stancante ma quando si fa qualcosa che piace, la stanchezza la si sente poco.
Ho incontrato e conosciuto anche tante persone nuove. È stata – aggiunge – una esperienza molto arricchente ed entusiasmante.
Sono e saranno giorni che, nel bene e nel male, porterò sempre nel cuore. A me piace molto andare in bici ed un modo diverso di viaggiare, di esplorare, di conoscere nuovi posti. La lentezza data dalla bici – racconta Luca Giordano – permette di cogliere quelle sfumature che altrimenti si perderebbero passando in velocità”.
Non è la prima volta che il 31enne compie un lungo viaggio in bici. Diversi anni fa, è tornato nel Cilento partendo da Pisa. “Anche quella fu una lunga esperienza – rammenta – tutta in territorio italiano.
Allora qualche posto lo conoscevo meglio, ma questa volta ho davvero esplorato, imparato ciò che non sapevo. È stato un viaggio fisico – conclude – ma anche mentale e spirituale”.
Sul futuro non si sbilancia, ma non è escluso che, nei prossimi mesi, organizzerà un altro viaggio.






