Ufficiale; Fico candidato De Luca jr segretario regionale - Le Cronache Ultimora
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Ufficiale; Fico candidato De Luca jr segretario regionale

Ufficiale;  Fico candidato De Luca jr segretario regionale

Il Pd chiude la partita campana: De Luca jr candidato alla segreteria regionale del partito e Roberto Fico in corsa per la carica di governatore. La svolta è arrivata dopo un incontro tra Elly Schlein e i componenti campani della segreteria nazionale, Sandro Ruotolo e Marco Sarracino, che inizialmente si erano messi di traverso alla corsa del deputato e figlio del governatore uscente. Esito della riunione: già questa settimana si dovrebbe arrivare all’indicazione della candidatura unitaria di Piero De Luca. Un elemento essenziale nell’intesa con Vincenzo De Luca a sostegno del pentastellato. L’annuncio ufficiale della candidatura dell’ex presidente della Camera è atteso nei prossimi giorni, quando a Napoli arriverà il presidente del M5s Giuseppe Conte per lanciare la campagna elettorale. Della coalizione non farà parte Azione, con Carlo Calenda che già nei giorni scorsi aveva messo in chiaro che in Campania avrebbe potuto sostenere anche un candidato di centrodestra: “Se presenta un moderato liberale con proposte sensate, sì”. Oggi rincara la dose: “Piuttosto che mettere la Campania in mano a Fico mi taglio le mani”. I pentastellati locali non si stracciano le vesti: “Ne prendiamo atto e non ci interessa far polemica con lui”, dice il coordinatore Salvatore Micillo. Secondo cui, invece, “ci sono tutte le condizioni per far bene e guidare la Campania con una coalizione progressista.”. Nel Pd, invece, si fa sentire Pina Picierno: “E’ dignitoso che il congresso regionale della Campania diventi solo moneta di scambio per accordi decisi altrove? Una gestione privata, oligarchica del partito democratico che mi lascia basita”. Al centrosinistra serve ancora trovare la quadra in Puglia. Con il Pd che torna in pressing su Michele Emiliano per chiederne quel passo di lato necessario alla candidatura di Antonio Decaro: “Dopo aver guidato bene, per dieci anni, la Puglia, si può cambiare e svolgere ruoli altrettanto importanti e, come nel suo caso, meritati”, afferma il presidente del partito Stefano Bonaccini. E’ questo, infatti, il nodo principe all’interno del partito di Schlein, che sta cercando di accelerare la soluzione del problema pugliese con diversi pontieri al lavoro. Parallelamente al rebus Emiliano’ c’è quello di Nichi Vendola: l’ex sindaco di Bari per scendere in campo ha posto il veto sulla candidatura in consiglio di entrambi (“Voglio essere un presidente libero” e non “ostaggio delle decisioni di chi mi ha preceduto”). Ma in quest’ultimo caso – spiegano fonti vicine al dossier – il Pd ha le mani legate perché si sconfina in casa d’altri. Avs non ha digerito affatto bene il diktat di Decaro e i dem hanno dovuto rassicurare gli alleati sulla volontà di correre insieme dappertutto. Lo stesso messaggio è stato recapitato al candidato presidente in pectore che ora dovrà sbrogliare personalmente questa matassa. Il faccia a faccia tra lui e Vendola potrebbe tenersi a stretto giro, possibilmente prima del tavolo di coalizione atteso entro il fine settimana. Intanto, la segreteria regionale dei democratici pugliesi si riunisce in serata con l’obiettivo di “tenere un confronto per tutelare l’unità del centrosinistra nel percorso verso le elezioni regionali” e spianare la strada al tavolo di coalizione. Poco prima il messaggio che il segretario De Santis avrebbe inoltrato ai segretari provinciali è che l’emergenza è il rapporto con Avs. La strada è impervia ma nel Pd contano di riempire anche l’ultima casella dello scacchiere regionale: fatto questo, “Schlein sarà riuscita nell’intento di costruire una coalizione unita in tutti i territori al voto, un risultato notevole – si ragiona in casa dem – che dimostra come sia possibile una alternativa a queste destre”.