SALERNITANA-SIRACUSA 1-0
SALERNITANA (3-5-2): Donnarumma; Coppolaro, Golemic (77’ Ubani), Matino; Cabianca, Knezovic (46’ Legowski), Capomaggio, De Boer (60’ Varone), Villa; Inglese (66’ Ferrari), Liguori (46’ Achik). A disposizione: Brancolini, Gisondi, Tongya, Vuillermoz, Iervolino, Di Vico, Boncori. All. Raffaele
SIRACUSA (4-2-3-1): Farroni; Puzone, Falla, Bonacchi, Iob; Candiano, Ba; Di Paolo, Limonelli, Morreale (85’ Catena); Contini. A disposizione: Arceri, Terracciano, Iacono. All. Turati
ARBITRO: Di Loreto di Terni (Miccoli e Bosco di Lanciano. IV Uomo: Di Francesco di Ostia Lido)
RETI: 35’ su rigore Knezovic
NOTE: Partita disputata a porte chiuse. Ammoniti: Golemic (Sa), Catena (Sr). Espulso al 79’ Limonelli (Sr). Angoli 5-4 per la Salernitana. Fuorigioco 7-1. Recupero 9 ’pt, 8’st
SALERNO – Tra il ritorno ad un passato che mai un tifoso granata avrebbe pensato di tornare a vivere ed un futuro tecnologico che prova ad affermarsi ma che al momento non sembra certo un passo avanti per un calcio migliore. In questo contesto, la Salernitana ha aperto il campionato con una vittoria soffertissima contro il Siracusa. Ha deciso il match un rigore di Knezovic al 35’, concesso dal direttore di gara dopo la chiamata di revisione chiesta dalla panchina granata. Il Football Video Support ha dato una mano ai granata ma al tempo stesso ha veramente spezzato il ritmo della partita. Ci sono voluti oltre tre minuti per capire se il gol, poi annullato giustamente ad Inglese, fosse o meno regolare. Situazioni identiche anche nel caso degli altri due gol annullati e del rigore concesso. Pause tecnologiche a parte, la Salernitana non ha però assolutamente convinto. Con Knezovic preferito a Varone con Golemic subito nella mischia, la squadra granata, con tutto il rispetto, avrebbero dovuto passeggiare contro il un Siracusa arrivato a Salerno con appena 15 giocatori e con tanti giovani in campo. Il problema è che la Salernitana ha davvero passeggiato ma non in senso figurato. Ritmo lento, con poche idee, con i giocatori fin troppo spesso in fuorigioco nei novanta minuti è piaciuto sicuramente di più il Siracusa. La squadra di Turati ha giocato sicuramene meglio e avrebbe meritato sicuramente il pareggio. Sbloccato il risultato su rigore, la Salernitana ha rischiato di subire il pari a fine primo tempo e ad inizio ripresa, quando Raffaele ha inserito Achik e il redivivo Legowski al posto di Liguori e proprio di Knezovic che non aveva demeritato. Qualcosa di meglio, almeno per quanto riguarda le azioni offensive si è visto, con Achik che ha avuto almeno due grandi occasioni per raddoppiare. È stato però spesso il Siracusa a fare la partita, anche quando è rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Limonelli. La Salernitana si è affidata così al suo vero leader, il centrocampista Capomaggio che, soprattutto nel finale, ha tenuto in piedi la Salernitana conducendola ad una vittoria sofferta. Qualcuno potrebbe dire che questa è la Serie C: un campionato duro, sofferto, anche sporco. Ma, ripensando alle dichiarazioni di inizio stagione della società, l’obiettivo sembra lontano. È sicuramente solo la prima partita, certo, ma se stasera ci fosse stata di fronte un’altra squadra, la Salernitana difficilmente avrebbe portato a casa l’intera posta in palio. Servono rinforzi, è il ritornello che accompagna la Salernitana da diverse settimane. Ora manca una settimana alla fine del mercato c’è tanto da fare. Se davvero si vuole, come dichiarato, scappare subito da questo inferno chiamato Serie C, da cui la Salernitana ha l’obbligo di lasciare al termine di questa stagione, dopo i disastri degli ultimi due anni.





