Nel Cilento anche la hybris: quando il mortale reputa sé stesso superiore agli dei - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Spesso nei miei articoli e nei miei editoriali ho parlato di proskynesis per descrivere l’atteggiamento che il territorio ed in particolare sindaci, consiglieri ed amministratori vari hanno avuto e continuano ad avere nei confronti di Franco Alfieri, già ospite della patrie galere, oggi ai domiciliari, raggiunto da due custodie cautelari per vari reati ed anche indagato perché ha presentato false attestazioni al fine di vedersi annullata una multa di 99 euro elevata perché procedeva in Zona a Traffico Limitato senza averne autorizzazione.

Ed è su questo ultimo aspetto che sorge un pensiero. Il Cilento non è malato soltanto di proskynesis, l’atto cioè della genuflessione e della sottomissione al potente, ma anche di hybris, almeno per quanto riguarda il potente in questione e cioè quell’ex sindaco di Capaccio Paestum, Agropoli e Torchiara, in ordine di più recente apparizione, ex presidente della Provincia di Salerno, ex assessore dello stesso ente, ex presidente dell’Unione delle Province ed un’altra serie di piccoli e grandi ruoli che ha gioco forza dovuto lasciare in seguito al primo arresto dell’ottobre 2024.

La hybris era, per i greci, la tracotanza, l’arroganza verso gli dei, il mortale che reputa sé stesso più potente del dio. Un sindaco in carica che decide di non voler pagare una multa, di appena 99 euro, perché ha attraversato, da primo cittadino in carica, il varco attivo di una zona ove non poteva essere e presenta atti falsi di vedersela rimuovere, in concorso col comandante della polizia locale, commette un atto di hybris.

Non guarda alla legge, non guarda alle istituzioni, non guarda alla Costituzione sulla quale ha giurato ma fa di tutto pur di farsi annullare una sanzione per non aver rispettato il codice della strada. Pagare la multa, come molti altri cittadini, sarebbe stato lesa maestà, evidentemente. In tanti, nella mitologia, hanno peccato di tracotanza e per loro gli dei non sono stati di certo comprensivi.

Icaro, deciso a volare più in alto del sole, cadde rovinosamente; Sisifo sfidò i numi ingannandoli e tradendoli e fu condannato al supplizio eterno; Aracne, convinta di essere più brava di Atena, venne trasformata in un ragno; Prometeo, rubato il fuoco agli dei, venne condannato al supplizio eterno con un’aquila a divorargli il fegato.

Ognuno di loro ha esagerato ed è stato punito. Si parla di mitologia, di storie inventate, di racconti degli antichi tramandati di generazione in generazione, ma quell’insegnamento è ancora validissimo.