Femminicidi: i precedenti di Battipaglia e Agropoli - Le Cronache Attualità
Cronaca Attualità

Femminicidi: i precedenti di Battipaglia e Agropoli

Femminicidi: i precedenti di Battipaglia e Agropoli

Settembre 2023 e gennaio 2024, due giovani madri uccise dai propri mariti di cui uno suicida Da Battipaglia ad Agropoli, diversi i femminicidi in provincia di Salerno: donne uccise tra le mura domestiche È lunga la scia di sangue di donne nel salernitano. Anche Agropoli ha pagato dazio in tal senso, venendo aggiunto alla macabra mappa dei femminicidi. Era il gennaio del 2024 quando Annalisa Rizzo venne uccisa dal marito Vincenzo Carnicelli che poi si tolse la vita. 43 anni lei, 63 lui. Una figlia minorenne, unica superstite di quella tragica notte. A distanza di tempo, è arrivata la richiesta di archiviazione da parte del tribunale di Vallo della Lucania. «Annalisa – ha spiegato nel mese di luglio l’avvocato della famiglia Rizzo Leopoldo Catena – è stata colpita con dieci fendenti, uno dei quali le ha reciso la carotide, provocandole un’asfissia da violenza eterodiretta. Un’ora dopo, il marito si è tolto la vita con un taglierino, recidendosi la stessa arteria. Si è poi adagiato accanto al corpo della moglie. Questa è, oggi, la verità storica». Tesi alla quale il legale della famiglia Carnicelli, Antonio Mondelli, si è però opposto. Per diverso tempo si è pensato che i due coniugi, al culmine di una lite, si fossero feriti a morte a vicenda. La dinamica a lungo non è stata chiara e diversi indizi facevano capire che quanto fosse accaduto nell’appartamento di Via Donizetti ad Agropoli non aveva contorni particolarmente chiari. Nel settembre del 2023, invece, la tragedia si è concretizzata a Battipaglia. Maria Rosaria Troisi venne uccisa dal marito Marco Aiello dopo una lite scaturita, a quanto pare, da gelosia. 37 anni lei, 38 lui. Oggi l’uomo è in carcere e da reo confesso attende il processo. Due i figli della coppia, all’epoca dei fatti di 7 e 9 anni. Casi di cronaca che parlano di un fenomeno fin troppo diffuso e che evidenziano come la provincia di Salerno, dalla Piana del Sele al Cilento, non siano esenti da tali accadimenti. Due omicidi, nello specifico, che si sono consumati all’interno delle famiglie e dentro le mura domestiche.