In merito al calo dei flussi turistici registrati nelle ultime settimane in Costiera Amalfitana è intervenuto l’imprenditore turistico Salvatore Gagliano che ha dichiarato: “Leggo da più parti un preoccupante allarmismo dovuto alla diminuzione delle presenze nelle località turistiche, la qual cosa è indubbiamente vera sotto tutti gli aspetti e riguarda le strutture alberghiere di quasi tutti i livelli, le case vacanze, la ristorazione e tutto quanto è legato al turismo. E’ chiaro che bisogna chiedersi del perché, da un anno all’altro, nel periodo compreso tra la metà di luglio e la fine di agosto è avvenuto questo crollo verticale – ha detto Gagliano – La mia è una disamina generale a 360°, visto che ho modo di confrontarmi quotidianamente anche con realtà diverse dalla Costiera Amalfitana. Naturalmente desidero esprimermi su quanto avviene nella Nostra Costiera, dove da sempre sono impegnato quale imprenditore turistico. La prima considerazione che faccio è che non tutti i mali vengono per nuocere. Un’attenta riflessione va fatta, visto che non possiamo e né dobbiamo pensare di vivere di rendita». Ed allora quali sono i motivi del calo del lavoro? «In primis va detto che da sempre il periodo che va dalla seconda metà di luglio a tutto il mese di agosto è tradizionalmente il periodo di vacanza scelto dagli ospiti italiani ed anche da quelli europei. E proprio in tale periodo vengono meno gli ospiti americani che prediligono altri momenti della stagione estiva meno affollati, come maggio, giugno e settembre. Inoltre, il calo di turisti extraeuropei è certamente legato a ciò che avviene nei loro Paesi, basti pensare alle frequenti invenzioni di Trump ed alla questione dei dazi che comunque crea seri problemi all’imprenditoria in generale – ha poi aggiunto l’imprenditore turistico – E tanto meno è possibile ignorare la mancanza degli ospiti russi che da anni sono legati alle vicende della guerra in corso. A questo punto va preso atto di una crisi della clientela italiana ed europea. È inutile stare dietro ai frequenti annunci di miglioramenti del PIL. Oggi tantissimi Italiani e tantissimi Europei non si possono consentire il lusso di una vacanza, né in costiera e né in altre destinazioni estive. Molte vacanze di durata settimanale sono state sostituite da soggiorni di breve durata, con il conseguente calo delle presenze. Questo scenario appartiene anche al settore extra alberghiero: non a caso tantissime case vacanze o bed and breakfast in questo periodo sono desolatamente vuoti. Di conseguenza soffre anche la ristorazione, le cui sorti sono direttamente collegate alla presenza di turisti. Trovo errata e poco professionale la politica di molte strutture che, in questo periodo, abbassano le tariffe per vendere qualche camera in più. Questo penalizza chi aveva prenotato in anticipo a tariffe più alte e non da idea di quale sia l’effettivo valore del servizio che si acquista. Ed allora io penso che in questo momento sia necessario un maggiore impegno ed un’attenta riflessione». E poi l’appello alla politica che, a detta di Gagliano «deve fare la sua parte, indispensabile per la risoluzione dei problemi. A mio parere a novembre, con l’intento di programmare un futuro migliore e ponendo ampia attenzione anche alla qualità della vita in Costiera Amalfitana, va creato un tavolo di concertazione con la presenza delle Istituzioni locali e con: il Ministero della Cultura, per prevedere leggi ad hoc che possano consentire alle Soprintendenze di poter esprimere dei pareri favorevoli circa la realizzazione di parcheggi in roccia in tutti i Comuni, cosi come bene è stato fatto a Positano ed Amalfi. Tutto ciò favorirebbe una viabilità accettabile, evitando le soste selvagge che attualmente creano enormi disagi e rallentano la percorrenza della Statale 163 Amalfitana; Ministero del Turismo, per programmare in tempo le prossime stagioni estive, valutando con coscienza se le vie del mare possono essere realmente la soluzione migliore o se, al contrario, rappresentano un ulteriore danno visto quanto capita ad Amalfi o Positano, dove il flusso di escursionisti giornalieri è talmente elevato da creare pregiudizio agli abitanti del posto ed ai tanti turisti che scelgono la Costiera per una vacanza all’insegna del relax; Ministero delle infrastrutture, approfittando della presenza dei sottosegretari Iannone e Ferrante, esponenti della nostra Provincia. Bisogna che, al di là dell’appartenenza politica, i Signori Sindaci li possano sollecitare per chiedere interventi seri sulla S.S. 163, visto che in oltre 30 anni nulla è stato fatto. Vanno migliorate le condizioni della strada, la percorrenza, la sicurezza visto che ancora accadono tantissimi incidenti che in molti casi determinano decessi. Per cui, grande rispetto per i miliardi da spendere per costruire il ponte sullo stretto, ma qualche risorsa da spendere in una delle zone più conosciute al mondo si potrebbe anche trovare. Concludo dicendo che è inutile fasciarsi la testa prima che sia rotta. Noi operatori turistici, tutti insieme, facciamo un bel esame di coscienza e rendiamoci conto che vale sempre il principio del rapporto qualità – prezzo. Io resto decisamente ottimista: con una giusta riflessione e con un impegno che non dovrà mai mancare dal Pubblico, vedrete che la Divina, la cui bellezza resta sempre appetibile, di certo recupererà gli standard normali. Torneranno i turisti Americani, quelli Asiatici, i Russi, gli Arabi e magari assisteremo ad un ritorno massiccio degli ospiti italiani, che sono sempre molto graditi. Con l’impegno da parte di tutti noi, potremmo finalmente valutare positivamente questi cali di agosto, ed il motto “Non tutti i mali vengono per Nuocere” risuonerà più attuale che mai”».





