di Arturo Calabrese
Spara a zero Marco Rizzo, coordinatore di Democrazia Sovrana Popolare. Si rivolge alla sinistra, che ha perso il ruolo nella scacchiera politica, e alla destra, che si veste di un falso sovranismo. Ne ha anche per il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, da lui ritenuto un gran furbacchione per la questione del maestro Valerij Abisalovič Gergiev. In questi giorni è tornato in libreria con “Una biografia di periferia”.
Democrazia Sovrana Popolare sarà impegnata nelle prossime tornate elettorali, qual è la situazione?
“Abbiamo un progetto politico che è totalmente nuovo e che si basa sulla questione della sovranità popolare. Vuole unire il ceto medio fatto del lavoro dei professionisti, dei commercianti, degli artigiani, della piccola e media impresa con la classe lavoratrice. È una cosa innovativa perché nel secolo scorso questi due grandi blocchi sociali si sono combattuti e oggi vogliamo invece unirli perché il nemico sono le multinazionali, la grande finanza, la grande economia che schiacciano la politica. Per quanto riguarda la politica internazionale siamo fermamente convinti assertori della pace contro la guerra. Ci impegniamo affinché si ristabilisca la pace in un mondo multipolare. Siamo per la neutralità dell’Italia e quindi per l’uscita dalla Nato. La nostra neutralità la dobbiamo confermare con i commerci degli Stati Uniti, ma anche con la Russia, coi paesi europei, con la Cina e con l’India, col Brasile, col Sudafrica. È chiaro che in questo siamo totalmente contrari, e non usiamo parole nostre ma quelle di Marco Rubbio che è il ministro degli esteri degli Stati Uniti, che il conflitto in Ucraina è una guerra interposta tra Stati Uniti e la Russia, ma gli Stati Uniti di Biden. Adesso fossimo stati noi al governo non ci saremmo fatti trascinare all’Unione Europea in questa sconfitta epocale dei dazi, ma avremmo trattato con Trump direttamente la fine di tali tassazioni solo per l’Italia e avremmo chiesto di ripristinare, togliendo le sanzioni, a Putin il gas a basso costo. Invece l’Italia ha accettato i dazi, ha accettato il riarmo europeo, ha accettato che la Germania salvi la sua economia a favore della sua industria automobilistica contro l’Italia. Insomma, siamo fortemente critici sia contro la destra che contro la sinistra totalmente affine al globalismo neoliberista. La destra perché dice delle cose e poi ne fa delle altre, esprime un sovranismo di cartone. Quindi siamo convinti che oggi la lotta non sia tra destra e sinistra, tra fascismo e antifascismo, ma sia tra il basso contro l’alto, tra il popolo contro le élite. E questa è una nuova teoria politica che mettiamo in campo. Quindi le elezioni siano esse regionali o nazionali o di europee, sono un momento della nostra battaglia, non l’unico. Spingeremo per l’uscita dall’Italia dell’Unione Europea. Spingeremo per la neutralità dell’Italia in campo diplomatico e militare e siamo per ripristinare in fretta una vera sovranità del nostro Paese bloccando ogni migrazione non consentendo i flussi come ha fatto il governo di centrodestra. Noi lavoriamo affinché l’Africa vada agli africani. Gli africani devono avere il loro sviluppo in quei paesi. Appoggiamo i movimenti come in Burkina Faso dove hanno cacciato i francesi, dove hanno nazionalizzato le miniere di uranio e dove, migliorando la qualità della vita con un sensibile aumento del Pil, quel paese africano impedisce di fatto a ai suoi cittadini di arrivare in Europa e in Italia. Se non blocchiamo le migrazioni nel giro di un paio di anni, perderemo tutto lo stato sociale in Italia, dalle pensioni alla sanità pubblica, dai trasporti alla scuola pubblica. Sono le lotte del secolo scorso dei nostri padri e dei nostri nonni e non le vogliamo perdere. Quindi, abbiamo un progetto teorico molto chiaro, molto limpido, abbiamo contatti internazionali dalla Francia alla Germania”.
Nei giorni scorsi criticato fortemente il presidente della Regione Campania sulla decisione che riguarda l’esibizione del maestro russo Valerij Abisalovič Gergiev…
“De Luca è un furbacchione, usa la politica internazionale, la geopolitica per prendere il plauso e accetta la presenza, la giusta presenza della musica come fattore di pace e propugna l’invito a Gergiev alla Reggia di Caserta. Poi tratta col Pd per la Campania e mette questo nel pacchetto facendo ritirare l’appoggio alla Reggia di Caserta alla presenza di questo grande maestro internazionale ma noi non abbiamo l’anello al naso, non siamo stupidi. Lui ha messo sul tavolo questa cosa per trattare con la Schlein e per ottenere quello che vuole dalla trattativa sulla Campania. Chi usa la geopolitica per avere dei vantaggi nazionali, non ha capito che è finita l’era dei tattici, questa è l’era degli strategici e quindi della strategia non più della tattica. E di tattica si muore, caro De Luca”.
Recentemente si è rivolto al Pd elencando gli esponenti dem indagati o arrestati e tra essi anche il presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri: cosa ha voluto dire?
“La sinistra ha bruciato i suoi ideali. La sinistra senza ideali è come lo stalinismo senza Stalin: diventa solo gangsterismo. Questa è la situazione. Enrico Berlinguer si rigirerebbe nella tomba se vedesse quello che è successo. Quando sento il candidato presidente delle Marche Ricci che dice che lui non ha controllato, che lui aveva fiducia cieca sui suoi collaboratori è come dare uno schiaffo a Berlinguer. Il segretario del Partito Comunista Italiano controllava i suoi collaboratori, non dava fiducia cieca a nessuno perché la politica è fatta di responsabilità e chi governa, chi sta capo di un partito così importante non può pensare di non controllare i suoi collaboratori”.
Tra poco meno di due anni si torna al voto per il rinnovo del Parlamento: che Italia si prospetta a chi verrà?
“Con la prima Repubblica eravamo la quarta potenza del mondo e oggi siamo all’ottavo posto o giù di lì. Tra meno di 10 anni saremo al ventitreesimo posto dei paesi europei. Ci sarà solo la Germania al decimo posto e i primi tre paesi saranno Cina, Stati Uniti e India. Se vogliamo fermare questa discesa verso gli inferi del nostro Paese dobbiamo dargli una sovranità popolare vera”.
Come?
“Battendo i globalisti neoliberisti da una parte, che oggi sono incarnati dalla sinistra, e smascherando il falso sovranismo di un centrodestra che dice delle cose poi ne fa altre”.





