Parla di “una corbelleria che ho letto sui giornali” e assicura che “mai ho accettato, e mai lo faro’, un do ut des su un territorio rispetto a un altro”, dice Giuseppe Conte a PiazzAsiago, in streaming su La Stampa.it, circa l’ipotesi di uno scambio tra il sostegno a Matteo Ricci nelle Marche e a Roberto Fico in Campania. L’ex presidente della Camera sara’ dunque il candidato M5s in Campania? “Prima i programmi, poi i nomi”, taglia corto Conte.Quanto a Vincenzo De Luca, Conte spiega che “l’ho incontrato due volte e gli ho detto, caro presidente, se oggi lei avesse avuto il terzo mandato l’avremmo contrastata in ogni modo e saremmo rimasti all’opposizione. Lei il terzo mandato non lo puo’ fare, adesso non tocca piu’ a lei e stiamo costruendo un progetto politico nuovo”. “Da parte del Movimento non c’e’ l’esigenza di distruggere i progetti buoni che sono stati fatti. L’etica e la pulizia nelle liste e’ scontata, pero’ i progetti valutiamoli. Non abbiamo la necessita’ di radere al suolo tutto quello che e’ stato fatto”,”Non anticipo nulla”. Giuseppe Conte glissa la domanda su Matteo Ricci, intervistato a Piazza Asiago. Rinvia la risposta, quantomeno a oggi, dopo che il candidato del centrosinistra nelle Marche avrà visto i pm. “Vedremo quale sarà l’atteggiamento. Se risponde o non risponde…”. E’ un problema? “Non anticipo nulla, però a buon intenditor…”. Il caso Marche sta congelando anche le altre partite in vista delle regionali. In Toscana, ad esempio. Dove ci sono spinte da gruppi M5S sul territorio per non chiudere l’alleanza con il Pd. Lì si dovrebbe votare ad ottobre. La direzione regionale del Pd attesa per la fine del mese per ufficializzare il bis di Eugenio Giani, non si farà prima della prossima settimana. Conte intanto, mentre conferma lo stand by su Ricci – “non con spirito sanguinario, ma per capire” – Quanto alla Puglia e sull’altro candidato in pectore, Antonio Decaro, il leader M5S non dice di no. A una condizione. Che ci sia un “rinnovamento vero”. Argomenta Conte: “Decaro ha le carte in regola, come anche noi ne abbiamo, per guidare un progetto di rinnovamento ma deve essere un progetto di rinnovamento vero. Noi siamo usciti dalla giunta in Puglia. Se invece i protagonisti sono gli stessi”, vedi Emiliano che vorrebbe ricandidarsi in consiglio regionale, “e il modello in continuità e non c’è la volontà di dare ai 5 Stelle la possibilità di dare un contributo, in termini di legalità e rinnovamento, allora facciano da soli. Noi non chiediamo nulla, non ricattiamo nessuno e non chiediamo posti e posticini”.





