Pagani. Strade, il Tar bacchetta il Comune - Le Cronache Provincia
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Pagani. Strade, il Tar bacchetta il Comune

Pagani. Strade, il Tar bacchetta il Comune

Pagani. Dopo un anno e mezzo di rinvii e incertezze, la vicenda dell’accordo quadro per la manutenzione stradale torna finalmente al punto di partenza. Il TAR della Campania ha dato ragione alla DF Costruzioni, l’impresa inizialmente aggiudicataria, obbligando il Comune a riattivare la procedura sospesa nel 2024. La gara e la revoca contestata Era il 18 ottobre 2023 quando il Comune, attraverso una procedura negoziata, invitò cinque ditte per un accordo triennale da 1,26 milioni di euro destinato al rifacimento delle strade. La DF Costruzioni presentò l’offerta più conveniente, con un ribasso del 13,43%, risultando aggiudicataria provvisoria. Ma a distanza di pochi mesi, a febbraio 2024, il dirigente comunale revocò tutto, sostenendo che la gara fosse caratterizzata da “scarsa concorrenza” e da un ribasso “non adeguato rispetto ad altre gare simili”. Una decisione che bloccò l’appalto, lasciando le strade cittadine ancora in attesa di interventi. Il ricorso al TAR e la sentenza DF Costruzioni impugnò l’atto davanti al TAR Campania, che con la sentenza n. 1548/2024 accolse in pieno il ricorso. I giudici amministrativi hanno stabilito che: • una gara negoziata resta legittima anche con pochi invitati, se conforme al Codice dei Contratti; • l’assenza di concorrenza non giustifica di per sé una revoca; • l’Amministrazione deve rispettare il principio di buon andamento e tutelare l’affidamento del privato. Il Comune non ha neppure notificato tempestivamente la sentenza agli uffici, perdendo ogni possibilità di appello. Il ritorno alla procedura originaria Solo il 17 luglio 2025, a seguito dell’intervento del dirigente Gerardo Califano che ha esercitato il “potere sostitutivo”, il Comune ha riattivato la procedura. Non si tratta di una nuova aggiudicazione: semplicemente, viene ripristinato l’iter interrotto illegittimamente. Ora DF Costruzioni resta l’aggiudicataria provvisoria e l’Ente dovrà procedere alle verifiche di rito per arrivare finalmente alla stipula dell’accordo quadro. Un anno perso… e strade ancora dissestate La vicenda mette in luce, ancora una volta, le criticità gestionali dell’apparato amministrativo: un contenzioso nato da scelte discutibili ha rallentato di oltre dodici mesi interventi essenziali per la viabilità urbana. E mentre le carte passavano dai dirigenti alle aule di tribunale, le buche sulle strade restavano lì, con disagi per residenti e automobilisti. E adesso? Il Comune dovrà concludere rapidamente la procedura, evitando nuovi intoppi. Resta aperto l’interrogativo sulle responsabilità politiche e amministrative di uno stop che ha prodotto solo ritardi e, inevitabilmente, maggiori costi indiretti per la collettività.