di Marco De Martino
SALERNO. Una Lupa da sbranare per compiere un altro passo verso la serie B. La Salernitana affronta la prima delle cinque finali contro la compagine allenata da Cucciari in un Arechi non pieno ma sul quale aleggerà la presenza del Siberiano che, a cinque anni dalla sua scomparsa, verrà ricordato dagli ultras della curva sud con cori e striscioni. Dopo dieci giorni di tregua, i granata ricominceranno la loro personale battaglia con il Benevento, che con un’ora di ritardo affronterà al Vigorito una Reggina incerottata ma con la rabbia dettata dalla disperazione per la drammatica posizione in classifica. L’obiettivo di Gori e compagni è quella di mantenere quantomeno il distacco di 5 punti, ma con una giornata in meno. Per farlo Menichini ha chiesto ai suoi la massima concentrazione e determinazione nell’affrontare un avversario ormai tranquillo e senza ambizioni, ma con la voglia di fare bella figura al cospetto di un palcoscenico prestigioso come l’Arechi. Il tecnico granata conserva ancora un dubbio di formazione, legato sia agli interpreti che al modulo da utilizzare. In ballottaggio per una maglia ci sono tre calciatori: Perrulli, Bovo e Favasuli. Se Menichini dovesse scegliere l’ex di turno, lo spartito tattico tornerebbe ad essere quello visto contro il Benevento, ovvero il 4-2-3-1. Se invece dovesse propendere per uno dei due mediani, il tecnico confermerebbe il 4-3-3 andato in scena nelle ultime apparizioni. Un dubbio solo ma sostanziale che sarà sciolto proprio pochi minuti prima della consegna delle liste al direttore di gara. Per il resto sembra abbastanza scontata la composizione del resto della formazione che comincerà la sfida contro i laziali. Davanti a Gori scelte obbligate per Menichini che, viste le indisponibilità di Tuia e Trevisan, schiererà Bocchetti al centro della difesa accanto a Lanzaro mentre confermerà Colombo e Franco sulle corsie esterne. In panchina si rivedranno Pezzella e soprattutto Bianchi, entrambi reduci da lunghi infortuni e che torneranno a dar man forte in questo finale di stagione. Detto del dubbio a centrocampo, appaiono inamovibili sia Moro che Pestrin, nonostante quest’ultimo sia a rischio squalifica essendo diffidato e dunque potrebbe saltare la fondamentale trasferta di Castellammare in caso di cartellino giallo. In avanti l’allenatore di Ponsacco non rinuncerà a Calil, nonostante il capocannoniere granata non entri nel tabellino dei marcatori dallo scontro diretto con il Benevento e che non segni su azione dal lontano 9 febbraio scorso in occasione del derby con l’Ischia. Ai suoi lati agiranno Negro e Gabionetta, con gli scalpitanti Cristea e Mendicino in panchina.
Così in campo all’Arechi ore 16
SALERNITANA (4-3-3): Gori; Colombo, Lanzaro, Bocchetti, Franco; Moro, Pestrin, Favasuli (Perrulli); Gabionetta, Calil, Negro. A disp.: Russo, Bianchi, Pezzella, Bovo, Perrulli (Favasuli), Cristea, Mendicino. All.: Menichini
LUPA ROMA (4-3-1-2) Rossi, Frabotta, Celli, Capodaglio, Conson, Cascone, Bariti, Raffaello, Del Sorbo, Margarita, Cerrai. A disp.: Di Mario, Faccini, Martorelli, Santarelli, Prevete, Tulli, Tajarol. All.: Cucciari
Arbitro: Pelagatti di Arezzo (Vecchi/Trifirò)