De Luca a Picerno: non sovrapponiamo piano politica a cultura - Le Cronache Ultimora
Ultimora

De Luca a Picerno: non sovrapponiamo piano politica a cultura

De Luca a Picerno: non sovrapponiamo piano politica a cultura

“Quello della cultura e dell’arte e’ uno dei casi nei quali puo’ crescere il dialogo fra le persone e possono svilupparsi i valori di solidarieta’ umana”. Parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo la polemica, sollevata nelle scorse ore, per l’esibizione del russo Valery Gergiev, noto direttore d’orchestra, il prossimo 27 luglio alla Reggia di Caserta con la filarmonica del Teatro Verdi di Salerno e i solisti dell’orchestra del Mariinskij di San Pietroburgo, nell’ambito della rassegna ‘Un’estate da Re’. “Da sempre – insiste il ‘governatore’ – abbiamo lavorato per valorizzare e favorire l’incontro fra personalita’ di diversa sensibilita’. Abbiamo favorito la presenza di ebrei e palestinesi, di russi e ucraini cercando di non sovrapporre il piano della politica con quello della cultura”. “Ribadiamo che l’evento costruito nel Duomo di Napoli pochi mesi fa, ha visto la presenza di artisti palestinesi e israeliani, russi ed ucraini” ricorda ancora De Luca, evidenziando di ritenere “di confermare che la Campania e’ la regione del dialogo e dell’unione tra i popoli”. A rivolgersi al presidente della Campania perche’ modificasse “il cartellone e evitare che i soldi dei contribuenti finiscano nelle tasche di un fiancheggiatore di un regime criminale”, era stata la vicepresidente dem dell’Europarlamento, Pina Picierno, che, su X, aveva sollevato il tema dell’opportunita’ dell’esibizione di Gergiev, bollando come “inaccettabile” che “con i fondi europei si finanzi l’esibizione di un fiancheggiatore del Cremlino”. Di diverso avviso era stato il responsabile Esteri di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, il quale, rivolgendosi all’eurodeputata del Pd, aveva scritto: “Come sai sono totalmente dalla parte dell’Ucraina e penso tutto il male possibile di Putin e del suo regime, ma su questo non ti seguo, cara Pina. Se pensiamo di combattere questa battaglia censurando l’arte, la cultura e la musica rischiamo di assomigliare noi stessi pericolosamente a quelli che vogliamo giustamente combattere”.