Senatore: “Mai candidato con Cirielli” - Le Cronache Attualità
Attualità Cava dè Tirreni

Senatore: “Mai candidato con Cirielli”

Senatore: “Mai candidato con Cirielli”

di Mario Rinaldi

 

 

Il coordinatore di Meridione Nazionale, l’avvocato Alfonso Senatore, non le manda a dire e ne ha per tutti. A partire dalle prossime elezioni regionali, per le quali ha svelato la sua posizione. Per poi passare alle comunali, con i cittadini chiamati alle urne il prossimo anno.

Avvocato Senatore, le hanno proposto di candidarsi al centro destra alle prossime regionali. Ha accettato questo invito?

“Se il candidato del centrodestra sarà Edmondo Cirielli, sicuro non accetterò. Anzi farò una campagna elettorale contro”.

Per quale motivo questo contrasto così forte nei confronti di Cirielli?

“Cirielli appartiene a un sistema che non è tipico di quello del centrodestra. Un sistema che guarda solo ai propri interessi personali, alla propria famiglia, al clientelismo e quanto di peggio possa esserci in quella che dovrebbe, al contrario, essere una gestione oculata soprattutto se si ricoprono incarichi di responsabilità come può essere un incarico alla Regione Campania.

Inoltre, per la città di Cava dè Tirreni non ha fatto mai nulla. Non si è mai opposto all’attuale amministrazione Servalli. Non ha mai sostenuto i ricorsi che io stesso ho presentato e gli esposti in procura contro il Comune. Per questo motivo non merita di essere aiutato e votato. Tutto il centro destra a Cava è contro di lui”.

Invece per le elezioni comunali lei ha già dato la disponibilità alla candidatura a sindaco.

“Certo. Ho dato la mia disponibilità a candidarmi con il partito di “Meridione Nazionale”, poi ci sarà il partito di Vannacci e anche altre liste civiche che mi sosterranno. Inoltre, il mio obiettivo sarà quello di cercare un equilibrio tra altri soggetti politici di spessore, perché Cava ha molti professionisti capaci, in grado di cambiare le sorti di questa città”.

A un anno dalle elezioni com’è l’attuale situazione politica e socio-economica a Cava?

“Cava è un disastro. Servalli ne ha combinate di tutti i colori. Un sindaco non può dire che non sapeva nulla di quello che gli accadeva intorno.

E’ successo già nella precedente amministrazione con infiltrazioni camorristiche e la condanna a 5 anni di un assessore e Servalli non sapeva niente. C’è stato un furto di 2 milioni di euro e non se ne è accorto. Su questo argomento c’è un processo in corso, quindi attendiamo il processo. Si stanno causando solo danni e nessuno si dimette. Tutti attaccati alla poltrona. Non può fare questa fine una città come Cava”.

Secondo lei di cosa ha bisogno Cava per cambiare?

“Cava non ha bisogno di programmi faraonici o del famoso libro dei sogni. Ha bisogno di un sindaco che si comporta come un buon padre di famiglia. Il buon padre di famiglia cerca di comprendere e risolvere i conflitti interni al suo nucleo. Attualmente a Cava ci sono due dirigenti licenziati per i furti avvenuti, un comandante e un tenente colonnello sospesi. A breve si terrà uno sciopero per protesta su quanto sta accadendo. E allora mi chiedo: possibile che un Sindaco non intervenga, come farebbe un buon padre di famiglia, per risolvere tutti questi conflitti interni? Poi, altro aspetto importante bisogna realizzare un bilancio sano, curando l’ordinaria amministrazione. Basta solo questo per far andar bene il governo cittadino. C’è bisogno dello stresso necessario”.

E se lei dovesse essere eletto Sindaco darà seguito a questo tipo di politica?

“Certamente. Io penso che bisogna intervenire su tre aspetti fondamentali: la sicurezza e se diventerò sindaco mi occuperò io stesso di ripristinarla nel migliore dei modi; la sanità, perché ora c’è un ospedale con un pronto soccorso al collasso e bisogna intervenire per risolvere le problematiche legate all’emergenza sanitaria; e le scuole perchè ci vogliono interventi decisi per ottenere i finanziamenti che vanno a migliorare l’edilizia scolastica. Ultimo aspetto è quello di attribuire un’anima a questa città perché non si capisce la natura di Cava. Non si capisce se è turistica se è commerciale o altro. Anche su questo aspetto bisogna essere decisi e darle un’identità certa”. Senatore ha le idee chiare e punta dritto a realizzare un programma che possa mettere a punto questi suoi pensieri di governance cittadina per la rinascita di Cava