di Fabio Setta
SALERNO. Un presidente che lascia il proprio posto in tribuna per scendere alle spalle della panchina per chiedere una sostituzione probabilmente non si era mai visto. Deve essere davvero andato su tutte le furie il patron della Salernitana Claudio Lotito lunedì sera. Non è certo passato inosservato infatti come il massimo dirigente nel corso del secondo tempo si sia avvicinato alla panchina di Menichini per cercare di dare una svolta alla partita. Il patron si è sbracciato chiamando a sé il team manager Salvatore Avallone, dando precise indicazioni tecniche sui provvedimenti che avrebbe dovuto adottare Menichini nei minuti finali della partita per cercare di vincere la partita contro il Matera. Già la formazione iniziale non aveva esaltato il patron, che poi non ha neppure tanto gradito la gestione del match. E proprio per dare una scossa al mister, di fatto sfiduciandolo, Lotito si è avvicinato alla panchina. Ha provato a dare una scossa ad una squadra e ad un allenatore che soprattutto nel secondo tempo gli sono parsi forse troppo piatti, forse adagiati ma sicuramente con il chiaro obiettivo di portare a casa lo zero a zero. Non ha gradito la posizione di Favasuli, troppo esterno e ha chiesto una svolta, inserendo uno tra Franco e Cristea. Una strigliata live davvero insolita. Una strigliata che poi, inevitabilmente, è proseguita negli spogliatoi a fine partita con la rabbia acuita dalla beffa del gol subito al 94’. La più classica delle lavate di capo quella del patron anche se poi, diplomaticamente, sia Pestrin che Menichini hanno tenuto a precisare che “Lotito non ci ha detto nulla di particolare”. E invece qualcosa negli spogliatoi c’è stato. Lotito ha chiaramente messo in riga la squadra dicendo che da adesso non si può più sbagliare. Poi ha parlato con Menichini, invitandolo a tenere in considerazione di più anche gli umori del gruppo. La stessa ammissione di Pestrin “Le scelte iniziali non hanno pagato” è sicuramente un segnale da non sottovalutare. Va chiarito che la posizione del tecnico non è al momento in discussione. Anche perché questa contro il Matera, in fin dei conti, è la prima sconfitta del girone di ritorno, dopo una serie utile di ben dieci partite. Un incidente di percorso che però non va assolutamente ripetuto nelle prossime otto partite che attendono la squadra granata da qui alla fine del campionato. Lotito non vuole errori né dai giocatori né dal tecnico. Anche se a onor del vero qualche errore è stato commesso dalla società soprattutto in sede di mercato. Un rinforzo a centrocampo e un vice di Colombo sarebbero serviti assolutamente a questa squadra per dare maggiori alternative al tecnico e coprire un buco sulla fascia destra, zona del campo da cui, dopo l’uscita di Colombo, è nata l’azione del gol del Matera. E dove anche domenica a Catanzaro dovrà giocare un centrale adattato esterno. Forse serviva qualcosa anche in attacco, considerato che Cristea come ha detto Menichini “Giocherà se e quando lo meriterà”.