Le politiche sociali, gli anziani e le attività mirate alla loro assistenza, sono in questi giorni, al centro delle attività dell’Associazione paganese “Progetto Comune”. << Abbiamo siglato una collaborazione con la cooperativa sociale “Progetto Lavoro” – dichiara Emilio Toscano. Dirigente di Progetto Comune-per promuovere la nascita di servizi socio-assistenziali e di inclusione sociale di cittadini svantaggiati o che vivono una fase o una età particolare. Con il progetto “Nonno in Rete”, tutt’ora in cantiere e sul quale stiamo fattivamente lavorando, intendiamo sostenere l’integrazione dell’anziano nella società moderna, offrendo soluzioni organizzative per favorire la comunicazione di queste persone con le strutture erogatrici di servizi, anche dal suo domicilio, al fine di migliorare la loro qualita’ di vita. Esso si compone di servizi quali prontosoccorso sociale come forma di ulteriore presidio socio-sanitario per offrire agli anziani al fine di mantenere monitorata la situazione degli utenti bisognosi, garantire loro maggiore autonomia anche in condizioni di salute precarie e sostenere quindi le famiglie nel compito dell’assistenza al proprio domicilio. E’ prevista inoltre l’informatizzazione delle cartelle cliniche che consentira’ agli operatori sanitari quali infermieri e medici di accedere piu’ semplicemente alle informazioni cliniche del paziente e migliorare inoltre il collegamento tra la struttura sanitaria ed i servizi sociali >>Un’ attività ad ampio raggio, quella promossa dall’organizzazione paganese: << per le persone che necessitano invece di cure o terapie particolari e che non hanno possibilità di essere accompagnati da un familiare, è previsto un servizio di apposita mobilità su tutto il territorio che provvede a trasportare l’anziano dal domicilio alla struttura sanitaria e viceversa. Servizi simili- si leggenella nota di Emilio Toscano-dirigente dell’Associazione “Progetto Comune” sono previsti per chi è impossibilitato anche ad acquistare farmaci per le cure necessarie. >>. Opportunità di recupero anche per ragazzi che hanno avuto un passato difficile o vivono una situazione di disagio: <<l’interesse è orientato anche alla prevenzione e alla riduzione dei rischi connessi all’uso e abuso di sostanze, alla promozione del benessere e del protagonismo dei minori e dei giovani, al sostegno alla genitorialità, ed al superamento delle diverse forme di disagio e marginalità collegate alla tossicodipendenza, alla tratta, alla detenzione carceraria o similari. Ragazzi e giovani che hanno vissuto o ancora vivono difficoltà e disagi, riteniamo non vadano lasciati soli ma premiati e reintegrati qualora dimostrino volontà concreta di voler recuperare. Essi- conclude Emilio Toscano- saranno adoperati in varie mansioni a sostegno delle attività previste dal progetto ed affiancati nelle stesse da operatori debitamente qualificati e formati.>>
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