Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, si trova un borgo dal nome poetico e profondamente evocativo: Caselle in Pittari, che significa “le piccole case sul monte pietroso”. È un nome che parla subito alla mente e al cuore, evocando immagini di pietra, antichi mestieri e paesaggi aspri ma generosi. Ma Caselle non è solo memoria: è un laboratorio vivente di comunità, sostenibilità, educazione alla bellezza e alla lentezza. Il centro storico, con le sue stradine lastricate e le case in pietra, custodisce un patrimonio architettonico e umano di grande valore. Sulle soglie delle abitazioni si leggono frasi di amicizia e proverbi cilentani, piccoli frammenti di saggezza popolare che raccontano una cultura ancora viva, fatta di relazioni semplici e genuine. La vecchia torre medievale, di cui restano affascinanti ruderi, vigila silenziosa sul paese come sentinella del tempo. Uno dei tratti distintivi di Caselle in Pittari è la sua pedonalizzazione permanente del centro storico. L’amministrazione comunale ha scelto con lungimiranza di creare un’isola pedonale che non è solo una misura urbanistica, ma un vero e proprio gesto politico e culturale. Questo spazio libero dalle auto è diventato un luogo di incontro, di gioco per i bambini, di chiacchiere tra vicini, di passeggiate all’ombra dei palazzi storici. La pedonalizzazione favorisce la convivialità, migliora la salute dei cittadini, riduce l’inquinamento e restituisce ai paesi il senso originario dello “stare insieme”; spicca il viale alberato, un piccolo polmone verde dove gli abitanti si ritrovano per camminare, respirare, scambiarsi storie. Caselle è anche sinonimo di Palio del Grano, una grande festa dal forte contenuto popolare, che affonda le sue radici nella tradizione agricola del territorio e che rappresenta la fase conclusiva di un lungo percorso di condivisione e riscoperta della propria identità rurale. Il Palio è il momento culminante di una pratica comunitaria che unisce giovani e adulti, abitanti e visitatori, in un’esperienza collettiva fatta di gesti antichi e saperi ritrovati. L’idea del Palio ha preso forma anni fa grazie all’amico Antonio Pellegrino, laureato in Sociologia che, insieme ad altri abitanti di Caselle in Pittari, ha coltivato il sogno e la volontà di ridare dignità e vanto al mondo contadino, valorizzando il territorio non solo dal punto di vista agricolo, ma anche culturale e naturalistico. È nata così una rete virtuosa che tiene insieme tradizione, innovazione sociale e amore per la terra.A pochi passi dal paese si apre uno dei gioielli naturali più affascinanti del territorio: l’Inghiottitoio del Bussento, un fenomeno carsico spettacolare dove il fiume scompare improvvisamente sottoterra. Lì, in mezzo alla vegetazione selvaggia, si percepisce l’anima profonda del Cilento, fatta di mistero e bellezza. Nei dintorni si trovano anche le grotte di San Michele e dell’Angelo, luoghi sacri scavati nella roccia, ricchi di storia e spiritualità. Frequentati da pellegrini e viaggiatori, rappresentano un altro tassello di quel mosaico di tradizione, natura e fede che caratterizza il territorio. Caselle in Pittari si distingue per una amministrazione attenta all’ambiente e alla cultura della sostenibilità. Numerosi progetti sono stati avviati per la tutela del paesaggio, la valorizzazione del patrimonio rurale e la promozione di uno stile di vita sano e partecipativo. Non è raro, durante una passeggiata, imbattersi in laboratori didattici, orti comunitari o iniziative artistiche che coinvolgono cittadini e visitatori. Caselle non è un semplice borgo: è una visione. È un luogo dove la tradizione non viene musealizzata, ma praticata; dove la comunità non è un ricordo del passato, ma un progetto del presente; dove l’ambiente non è uno sfondo, ma un protagonista. Qui, tra piccole case di pietra, proverbi scritti sugli usci, spighe di grano e sentieri nel bosco, si continua a scrivere una storia collettiva, con lentezza, con cura, con amore. In un mondo che corre, Caselle in Pittari sceglie di camminare. Insieme. Augusto Lenza * Ambientalista nel Parco del Cilento





