Il centrodestra nel mirino di Nicola Landolfi: «Intervenga il Prefetto» - Le Cronache
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Il centrodestra nel mirino di Nicola Landolfi: «Intervenga il Prefetto»

E’ tempo che il prefetto di Salerno intervenga. Il Pd chiama in causa Gerarda Pantalone. Anzi accusa: «Dov’è lo Stato?». In una nota, Nicola Landolfi, segretario provinciale del Partito democratico, evidenzia, a suo avviso, alcuni casi eclatanti di sospensione della legge e dello stato di diritto. Si tratta di episodi che, dice Landolfi, soprattutto in campagna elettorale, hanno la loro rilevanza. Naturalmente le accuse sono rivolte al centrodestra e ai suoi rappresentanti. E, prosegue Landolfi, se non si interverrà «in tempi rapidi ci rivolgeremo all’Autorità giudiziaria».
Ed ecco cosa eccepisce Nicola Landolfi.
Si parte dalla Regione Campania. «Qui – scrive il segretario provinciale del Pd – c’è un assessore regionale (Giovanni Romano) che tranquillamente è anche sindaco di Mercato San Severino, senza che nessuno avanzasse l’incompatibilità».
Poi Palazzo Sant’Agostino. «Si consente – prosegue Landolfi – all’amministrazione provinciale di restare in carica in presenza di una palese e macroscopica violazione di legge, con un presidente non eletto». Ricordiamo che Edmondo Cirielli (su proposta del consigliere Memoli, che oggi sembra vicino alle posizioni dell’Udc) è stato dichiarato decaduto, perché parlamentare in carica. Peccato che l’incompatibilità sia stata eccepita in prossimità delle elezioni politiche.
Partecipate. «Perché non si chiedono in via perentoria, coerentemente e conseguentemente a quello che dovrebbe essere l’uso corretto di funzioni pubbliche, ai Presidenti dei Consorzi che sono candidati di dimettersi?», domanda Landolfi al Prefetto.
Ed ancora, scrive il segretario: «Come è possibile che violando anche qui palesemente le regole, il Direttore dell’Asl di Salerno (Antonio Squillante) faccia la campagna elettorale in maniera esplicita, partecipando perfino ad iniziative pubbliche del suo partito?». Infine: «Non viene posta alcuna questione di incompatibilità sul ruolo del Segretario Generale (Giovanni Moscatiello, un tempo amico del Pd) della provincia che è anche sindaco di un comune dello stesso territorio, configurando così un macroscopico conflitto ‘controllato – controllore’?».
«E’ giunto il momento che la Prefettura intervenga in modo netto. Sono a rischio la democrazia del nostro territorio, la civile convivenza, le minime garanzie di legge. Lo Stato presente sul territorio,- conclude Landolfi – non può fare finta di non vedere, e non può svolgere una funzione neutra se questa, anziché produrre garanzie e imparzialità, acuisce illegittimità e riduce al minimo soprattutto i diritti dei più deboli e delle persone meno garantite».