di Marco De Martino SALERNO. Salernitana contro Benevento. Il countdown è già cominciato, e non solo a parole. La serie di valutazioni da fare in previsione del big match dell’8 marzo comprende anche un particolare non di poco conto: con quale distacco ed in quali posizioni arriveranno le due contendenti? In questo momento il Benevento ha un vantaggio di 2 punti che, se dovesse restare invariato, potrebbe consentire alla Salernitana in caso di vittoria nello scontro diretto di effettuare il sorpasso in testa. Prima però le due squadre dovranno fare i conti con altre tre, agguerritissime avversarie e non è detto che si arrivi alla supersfida con questa situazione. Anche perché, a dire la verità, il calendario, almeno sulla carta, sembrerebbe dare una mano proprio ai sanniti. Gli uomini di Fabio Brini infatti disputeranno una sola gara in trasferta, domenica prossima a Martina Franca, e un doppio turno interno, contro Melfi e Barletta, prima di vedersela con la Salernitana. Un indubbio vantaggio, anche perché le avversarie fanno parte tutte della zona medio bassa della graduatoria. I granata, invece, dovranno giocare due gare fuori casa, a Melfi ed a Torre Annunziata, inframezzate da un match casalingo contro il Foggia. Tutte sfide molto difficili, perché il Melfi ha dimostrato nel match d’andata di essere una formazione temibile, il Foggia è in piena lotta per un posto nei play off ed il derby con il Savoia è pur sempre un derby da giocare in trasferta in condizioni ambientali particolarmente calde. Insomma, la Salernitana dovrà fare di tutto per limitare i danni e presentarsi al big match con il Benevento almeno conservando il divario di 2 punti in classifica. Anche perché, se allarghiamo l’orizzonte granata, tre giorni più tardi Pestrin e compagni dovranno presentarsi al Via del Mare ed affrontare il Lecce di Bollini. In pratica la settimana cruciale per la Salernitana, che nel giro di pochi giorni si giocherà la promozione diretta in cadetteria. Proprio per questo ogni impegno, a partire da quello di Melfi di sabato prossimo, dovrà essere affrontato con la massima concentrazione possibile. Proprio per questo motivo Menichini potrebbe decidere di puntare, in questa fase, su un undici e su un modulo, il 4-3-3, fisso, in modo da dare più certezze ed automatismi più consolidati alla sua squadra. Ma il tecnico, così come la società e la tifoseria, si attendono il contributo di chi era stato ingaggiato per fare la differenza, vedi Gabionetta, Mendicino e lo stesso Negro, e che invece ancora stenta a trovare giocate, assist e gol determinanti. Il tempo stringe, ora si fa sul serio e la Salernitana non può proprio permettersi di sbagliare proprio sul più bello.
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