di Andrea Pellegrino Inopportuna. Ancora una volta il Pd ha bloccato la corsa alle primarie di Vincenzo De Luca. Anche ieri sera nel corso della segreteria regionale si è bollata la candidatura del sindaco decaduto di Salerno come «inopportuna». Una formula utilizzata anche da Luca Lotti e dai dirigenti del Nazareno che nelle ultime ore hanno affrontato il caso De Luca. L’inopportunità è legata alla condanna ad un anno di reclusione per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sul Termovalorizzatore e la conseguente applicazione della legge Severino. L’ex primo cittadino, insomma, per il Partito democratico nazionale – ed ora anche per quello regionale (ieri in segreteria presente Nello Mastursi, fedelissimo deluchiano) – sarebbe “un’anatra zoppa” e potrebbe concorrere solamente se venisse modificata la legge Severino. Dunque a De Luca non resterebbe che accettare le condizioni di Lotti, l’unico più benevolo nei suoi confronti. Il sottosegretario non avrebbe escluso un ruolo centrale del sindaco decaduto salernitano nella partita delle regionali. E perfino nella scelta del candidato governatore. Se dovesse essere Luigi Nicolais, da Renzi in giù, la convinzione è che nessuno eccepirà nulla contro il presidente del Cnr. A quanto pare ora, tecnicamente, in attesa di segnali romani, s’avvia la conta in vista di una imminente assemblea regionale che dovrebbe annullare l’appuntamento delle primarie del 22 febbraio. Il tutto mentre s’attende la risposta di Vincenzo De Luca che avrebbe affidato la trattativa diplomatica al deputato Fulvio Bonavitacola. Si tenta una exit strategy dignitosa che almeno assicuri un minimo di futuro politico anche allo stesso entourage deluchiano. Con molta probabilità nella giornata di oggi, se non stasera a tavola (è previsto un incontro con i consiglieri comunali al Ristorante del Golfo), Vincenzo De Luca potrebbe sciogliere il nodo e delineare la sua strategia insieme ai fedelissimi. Già ieri pomeriggio c’è stato un primo incontro in attesa di conoscere le scelte della segreteria regionale tenutasi in serata. La partita dei renziani campani si gioca ancora su Gennaro Migliore che domani si presenterà al rione Sanità, nella stessa piazza che ospitò Matteo Renzi. Il gruppo “Fonderia” spingerebbe ancora sull’ex Sel quale candidato unico. Seppur al segnale del premier è quasi certo che convergeranno sul nome indicato dal Nazareno. Tra le curiosità della giornata, il segretario provinciale del Pd di Salerno, Nicola Landolfi, ieri – come se nulla fosse accaduto – ha reso noto l’elenco dei seggi che saranno allestiti per le primarie del 22 febbraio. Un avviso con tanto di fotografia di “De Luca presidente”, nonostante fosse una comunicazione del partito provinciale, in teoria casa anche degli altri candidati o correnti di pensiero.
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