La lezione del Patriarca Bartolomeo - Le Cronache Ultimora

i Antonio Manzo

 

E’ stasera che un indizio sulla volontà di papa Francesco di rinsaldare l’ecunemismo diventa prova in un teatro di Capua dove sua Santità Bartolomeo I patriarca ecumenico discute, stringe la mano e abbraccia uno dei più fedeli e stimati italiani, amici di  Bergoglio. La prova c’è, inconfutabile. Il patriarca ecumenico ed arcivescovo di Costantinopoli Bartolomeo I incontra e dialoga con il pastore evangelico Giovanni Traettino, fondatore della Chiesa Evangelica della Riconciliazione di Caserta che ricevette la visita privata del Pontefice il 28 luglio 2014 a Caserta.

Fu proprio destinata a Giovanni Traettino una delle ultime telefonate di papa Francesco dal policlinico Gemelli pochi giorni prima prima che morisse. Racconta oggi Giovanni Traettino: “ Lo sentii appena fu ricoverato al Gemelli. Mi chiamò dall’ospedale. Fu una vera telefonata di commiato. Mi confessò che si sentiva alla fine dei suoi giorni. Parlammo dell’età che avanza, degli acciacchi, del futuro delle nostre Chiese”

Papa Francesco aveva voluto far visita al pastore evangelico Giovanni Traettino, suo amico personale, conosciuto durante un incontro di preghiera a Buenos Aires, facendo un po’ irritare la diocesi casertana per aver preferito il capo della Chiesa protestante alla comunità cattolica locale.

Bergoglio aveva colto l’importanza strategica dell’avvicinamento tra i cristiani nel dialogo con le altre Chiese.

Che la tre giorni di visita a Caserta del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I fosse una iniziativa voluta da papa Francesco ora è più che una certezza. Così. mentre inizia il Conclave per eleggere il successore di Francesco, Bartolomeo I viene in terra campana per l’unità dei cristiani e una lezione a dieci anni della Laudato sì sulla tutela del Creato laddove la terrà è stata sfregiata dagli uomini. L’indizio che diventa prova arriva anche da un recente intervista su papa Bergoglio data, al settimanale L’Espresso, dal suo amico Giovanni Traettino nella quale ricorda il messaggio e ecumenico del Papa col quale “ eravamo d’accordo su uno dei cardini dell’ecumenismo: l’idea che uno dei compiti più alti stia nell’occuparsi dell’unità dei fedeli dei vescovi”.

Prima di incontrare Giovanni Traettino, Bartolomeo I presidie un incontro ecumenico nella basilica di sant’Angelo in Formis con il vescovo di Capua e Caserta, monsignor Pietro Lagnese e il vescovo delegato conferenza episcopale italiana per l’ecumenismo, monsignor Gaetano Castello e tutti i pastori e rappresentanti delle Chiese cristiane della Campania.

Non è la prima volta in Campania per il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I. Il 5 e 6 maggio 2023  presiedette le celebrazioni  per la Traslazione a Salerno  delle spoglie mortali del patrono, l’evangelista san Matteo morto il lontano 6 maggio 954. “Il patriarca, nella sua due giorni salernitana, ci offrì anche una dotta riflessione sull’enciclica Laudato si’ oltre che lanciò un appello al cessate il fuoco in Ucraina a pochi mesi dall’invasione della Russia. Ogni atto di guerra è anche una guerra contro la creazione – ci disse il patriarca Bartolomeo I – in quanto rappresenta una grave minaccia per l’ambiente naturale”. In una prospettiva ecumenica, come ribadirà questa sera a Capua, la sua opera di sensibilizzazione tocca inevitabilmente la stretta connessione tra la dimensione strettamente ambientale e quella inerente i diritti umani calpestati dai conflitti.

Il riferimento esplicito di Bartolomeo è alla “invasione della Russia in Ucraina, che è associata a un’orribile devastazione ecologica”. Il patriarca precisa che “l’inquinamento dell’atmosfera, dell’acqua e della terra a causa dei bombardamenti, il rischio di olocausto nucleare, l’emissione di radiazioni pericolose dalle centrali nucleari che producono energia elettrica, le polveri cancerogene prodotte dall’esplosione degli edifici, la distruzione delle foreste e l’esaurimento delle proprietà agricole coltivabili: tutto ciò testimonia che il popolo e l’ecosistema dell’Ucraina hanno subito e continuano a subire perdite incalcolabili”.

Bartolomeo ricorda che oggi si pone sempre più l’accento su quella che viene definita l’espansione ecologica dei diritti umani. Riprende a questo proposito il concetto di una “quarta generazione” di diritti, insieme a quelli individuali e politici, sociali, culturali e di solidarietà. Una lezione del Papa per la terra casertana dove oggi con i vescovi e il presidente della Regione Vincenzo De Luca Bartolomeo I terrà una lectio magistralis sulla Laudato si, a dieci anni dall’enciclica. Tutto proprio nel campo Laudato si’ di Caserta.