Il Mercato Ortofrutticolo di Pagani, nonostante anni di difficoltà strutturali e gestionali, continua a rappresentare un punto di riferimento commerciale, grazie all’impegno instancabile degli operatori locali, che ogni giorno, tra mille ostacoli, riescono a competere con i principali mercati generali della penisola, proiettando la struttura anche in un ambito di rilevanza internazionale. Una realtà che potrebbe essere un fiore all’occhiello del territorio, ma che è invece costretta a fare i conti con una gestione approssimativa, assenza di manutenzione e disinteresse politico, in particolare da parte dei soci pubblici, tra cui i Comuni di Pagani e Nocera Inferiore. L’ente che gestisce il mercato è in liquidazione volontaria da oltre otto anni, ma il percorso intrapreso sotto la guida del dott. Mirco Apa si sta dimostrando lento, macchinoso e potenzialmente dannoso per la sopravvivenza stessa della struttura. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: edifici trascurati, impianti non aggiornati e – tra le criticità più evidenti – una mancanza totale di manutenzione del verde pubblico. Negli ultimi 15 giorni, nessuna azione è stata intrapresa per contenere la diffusione delle erbe infestanti, in particolare delle graminacee selvatiche come l’orzo forasacco, che rappresentano una seria minaccia per la salute pubblica. Le spighette dotate di ariste pungenti non solo rilasciano pollini ad alto potere allergenico, ma possono causare irritazioni, infezioni e reazioni infiammatorie a contatto con pelle e mucose, sia umane che animali. Nonostante le continue denunce e richieste di intervento da parte degli operatori, il direttore Scoletti ha predisposto solo interventi sporadici e insufficienti. L’assenza di un piano strutturato per la manutenzione ambientale aggrava le condizioni igienico-sanitarie e ostacola ulteriormente il lavoro quotidiano degli imprenditori. Eppure, gli operatori commerciali del mercato resistono, con professionalità e spirito di sacrificio, tenendo alto il nome di una struttura che, per volumi e qualità delle merci, non ha nulla da invidiare ai mercati generali più importanti d’Italia. La situazione richiede un intervento urgente e risolutivo da parte delle istituzioni. È tempo che la politica locale dimostri responsabilità, ponga fine alla gestione incerta e rilanci il mercato con una visione moderna e funzionale. La tutela della salute pubblica, la sicurezza del lavoro e il rispetto per chi ogni giorno manda avanti l’economia reale non possono più attendere.





