Monta a Pagani la polemica sull’autenticità e la funzione dei Toselli, i tradizionali altarini votivi che da sempre accompagnano la festa della Madonna delle Galline. Se per molti rappresentano un’espressione genuina di devozione popolare, altri denunciano una progressiva trasformazione commerciale che ne svuota il significato originario. Al centro del confronto c’è l’uso degli spazi pubblici, la natura delle attività proposte e il ruolo delle istituzioni locali nella regolamentazione dell’evento.La denuncia di Vincenzo Calce: «Un modo originale per eludere le regole»A intervenire con toni duri è stato Vincenzo Calce, ex consigliere comunale e noto imprenditore paganese, che ha affidato il suo pensiero a una dichiarazione senza mezzi termini: «Con grande stupore ho scoperto l’ormai noto fenomeno dei ristoratori tosellanti durante la festività della Madonna delle Galline. Questi che si atteggiano a benefattori, sembrano aver trovato un modo piuttosto originale per bypassare ogni adempimento amministrativo, sfidando le leggi della concorrenza leale», ha affermato Calce. «È davvero incredibile come alcuni riescano a lucrare sulla Madonna, mentre i veri volontari, quelli che si adoperano da anni alla Mensa di Tommaso e garantiscono pasti caldi ai meno abbienti con enormi sacrifici, restano nell’ombra», ha continuato. Un richiamo alla solidarietà e alla legalità L’intervento di Calce si conclude con un appello alla riflessione e alla responsabilità, rivolto sia ai partecipanti che all’amministrazione comunale: «Mi chiedo: non sarebbe il caso che chi ha raccolto durante questa festività potesse ritornare a San Tommaso? Magari anche per riflettere sul vero significato di comunità e solidarietà», ha sottolineato. «Intanto, l’amministrazione continua a dimostrare una sorprendente disattenzione e una scarsa sensibilità nei confronti dei bisognosi, mentre sembra quasi complice di chi abusa dello spazio pubblico senza alcuna autorizzazione. Chissà per quale scopo», ha concluso con amara ironia.





