Morra vicario dell'Anci Campania - Le Cronache Ultimora
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Morra vicario dell’Anci Campania

Morra vicario dell’Anci Campania

di Erika Noschese

 

 

Un salernitano alla guida, seppur temporaneamente, dell’Anci regionale della Campania. A prendere le redini dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani sarà il sindaco di Pellezzano, Francesco Morra, che subentra al collega di Caserta, Carlo Marino, decaduto in seguito allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche. Nella giornata di ieri, il Segretario Generale di Anci Campania, Nello D’Auria, ha comunicato che il Presidente Carlo Marino, con protocollo 47 del 29 gennaio 2025, aveva formalizzato le nomine dei Vicepresidenti e del Vicario, rispettando le disposizioni statutarie e le dinamiche rappresentative dell’Associazione. Francesco Morra, sindaco di Pellezzano e iscritto al Partito Democratico, assume la delega di Vicario. Massimo Pelliccia, sindaco di Casalnuovo di Napoli, è stato riconfermato nel ruolo di vicepresidente, eletto in quota centrodestra, mentre Luigi Carbone, consigliere comunale di Napoli, mantiene il ruolo di vicepresidente in quota centrosinistra. Pelliccia e Carbone, dunque, proseguono il loro incarico già ricoperto durante la presidenza Marino, garantendo continuità operativa e una consolidata collaborazione istituzionale. Ora si attende la definizione della data per la nuova assemblea, durante la quale gli iscritti saranno chiamati a votare esclusivamente per il rinnovo della carica di presidente. «Il Segretario Generale di Anci Campania esprime gratitudine a Carlo Marino per l’impegno profuso e augura buon lavoro ai nuovi Vicepresidenti, nell’auspicio di una transizione proficua verso il rinnovo della presidenza regionale», si legge nella nota diffusa dall’Anci Campania.

Sindaco Morra, Caserta comune sciolto per infiltrazioni mafiose. Toccherà a lei guidare l’Anci fino alla nuova nomina. 

«In un momento così delicato, il mio primo pensiero va ai cittadini di Caserta, che meritano fiducia e trasparenza. La gestione dell’Anci in questa fase sarà condivisa, come è giusto che sia, con gli altri due vicepresidenti, con l’esecutivo, il direttivo regionale e tutti gli organismi preposti. Insieme, con spirito di squadra e senso istituzionale, porteremo avanti il lavoro dell’associazione, con l’obiettivo di garantire continuità, ascolto e vicinanza a tutti i territori.» 

Da sindaco, cosa si sente di dire al presidente decaduto Marino? 

«Amministrare oggi non è semplice e a chi ha avuto l’onere e l’onore di rappresentare le istituzioni va sempre riconosciuto rispetto.

Al collega Carlo Marino auguro di affrontare questo momento con serenità e con dignità. Le esperienze, anche quelle più complesse, possono essere un punto di ripartenza. Resta il valore del lavoro fatto e il legame con la comunità.» 

Oggi è sempre più difficile guidare un comune. Da sindaco qual è la “ricetta” per la legalità? 

«La legalità è un percorso quotidiano che parte dall’ascolto e dalla coerenza. Serve costruire un’amministrazione fondata su valori solidi, coinvolgere la cittadinanza e promuovere la cultura del bene comune. Non esistono formule magiche, ma la determinazione nel fare scelte giuste, anche quando sono scomode, è la base per creare fiducia e trasparenza.» 

Quale idea si è fatto rispetto a quanto accaduto a Caserta? 

«Provo dispiacere per quanto accaduto, soprattutto pensando a una comunità che ora si trova a fare i conti con un senso di smarrimento. Ma ogni crisi può diventare un’occasione di rinascita. È importante non generalizzare: in ogni territorio ci sono persone perbene che si impegnano ogni giorno con passione. A loro va il nostro sostegno.» 

Quale sarà il suo impegno per l’Anci? 

«Il mio impegno sarà all’insegna del dialogo, della collegialità e della concretezza. Anci è la casa di tutti i sindaci e deve continuare a esserlo anche in questa fase. Ascolteremo, sosterremo e lavoreremo insieme per affrontare le sfide comuni, con l’orgoglio di rappresentare le nostre comunità e con la consapevolezza che da soli si va veloci, ma insieme si va lontano.»