di Marco De Martino
SALERNO – La Salernitana apre l’ennesimo capitolo di questa travagliata stagione affrontando, all’Arechi, il primo di tre spareggi consecutivi che quasi certamente determineranno il destino dei granata. Contro il Sudtirol dell’ex condottiero Fabrizio Castori, farà il suo esordio Pasquale Marino, il quinto tecnico dell’anno in casa granata. Dopo Sottil, Martusciello, Colantuono e Breda la Salernitana spera finalmente di aver trovato l’uomo giusto per conquistare una salvezza che, al momento, appare un obiettivo molto complicato. Il poco tempo a disposizione, l’impossibilità di sbagliare ancora e le difficoltà tecniche e tattiche mostrate dalla squadra ad ormai pochi turni dal termine del campionato sono solo alcuni degli ostacoli che il tecnico siciliano dovrà fronteggiare. Marino, per riuscire a superarli, tornerà all’antico. Dopo averlo accantonato negli ultimi anni per fare affidamento sul modulo del momento, il 3-5-2, l’ex allenatore dell’Udinese tornerà al vecchio amore, il 4-3-3, che è anche una vecchia conoscenza della Salernitana. Ferrari e compagni hanno infatti cominciato la stagione con questo spartito tattico fortemente voluto da Martusciello, per poi accantonarlo giocoforza dopo l’esonero dell’allenatore ischitano e l’avvento di Colantuono prima e di Breda poi. Marino dunque darà vita ad una piccola contro-rivoluzione, rispolverando anche chi era stato accantonato dal suo prodecessore. Nuova chance dunque per Gentile, Reine-Adelaide e Hrustic, ma per il momento in campo ci andrà quasi la stessa formazione che ha perso il derby al Menti una settimana fa. Cambieranno i due esterni: fuori i disastrosi Stojanovic e Njoh (che è peraltro squalificato), dentro Ghiglione e Corazza. L’altra novità, quella che di fatto modificherà l’assetto tattico della Salernitana, è rappresentata dal rientro dalla squalifica di Amatucci. A fargli posto sarà un difensore, il giovane Ruggeri, con Ferrari e Lochoshvili che formeranno una inedita coppia centrale a protezione di Christensen. Davanti Tongya e Verde dovranno supportare Cerri ma con una maggiore propensione offensiva rispetto a quanto accadeva con Breda. E’ giunto il momento che i tre attaccanti si sveglino: Tongya e Verde non segnano dal girone d’andata, rispettivamente contro Pisa e Cosenza, mentre Cerri dalla doppietta rifilata alla Reggiana. L’Arechi, come sempre, darà una mano ma dovrà essere la Salernitana a lottare ed a conquistare tre punti vitali sul campo. Altrimenti sarà dura…





