di Erika Noschese
Tra passi avanti e passi indietro, la campagna elettorale a Capaccio Paestum è tutt’altro che definita. Centrodestra e centrosinistra non sembrano aver ancora sciolto le riserve, almeno ufficialmente, ma nel frattempo, salvo clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto, qualcosa inizia a delinearsi. La delegazione delle liste di Pasquale Quaglia ha annunciato l’intesa elettorale con la candidata sindaca Simona Corradino. «Con l’acutizzarsi di una crisi profonda, non solo economica ma anche sociale, caratterizzata dalla lacerazione dei rapporti e dall’impoverimento del tessuto sociale, il nostro comune si trova probabilmente ad affrontare il momento più difficile dal secondo dopoguerra. Da qui nasce la consapevolezza che non è più il momento dell’indifferenza e del disimpegno politico», ha dichiarato Quaglia nel suo documento politico. «È necessario contribuire non solo con idee, ma con un impegno concreto nella gestione della cosa pubblica, nel ridisegno di uno sviluppo territoriale compatibile con le risorse ambientali e storiche, e in un risanamento economico che escluda ogni forma di clientelismo e ricatto, soprattutto verso i giovani, da troppo tempo costretti a emigrare come nei momenti più bui del Mezzogiorno d’Italia», ha aggiunto. L’impegno politico e amministrativo, secondo Quaglia, deve puntare sul rilancio del turismo e dell’agricoltura come settori trainanti di una ripresa economica complessiva. Due componenti politiche si incontrano, dunque, per un percorso di intesa elettorale e programmatica, con l’obiettivo di ricucire una trama politica fortemente compromessa da anni di malgoverno e mancanza di visione. «Abbiamo individuato e proponiamo il sindaco giusto e condiviso nella persona di Simona Corradino, avvocato di fama, amministrativista e residente da sempre a Capaccio. Finalmente una donna! Il rispetto della volontà popolare sarà garantito da un programma elettorale comune e dalla pari dignità di rappresentanza delle forze della coalizione», ha concluso Quaglia, annunciando il sostegno alla prima candidata sindaca della città dei Templi. Tuttavia, non mancano i passi indietro. È il caso di Carmine Caramante, che dopo aver annunciato il pieno sostegno alla Corradino, ha deciso di correre da solo per la fascia tricolore. «Amiche e amici di Capaccio Paestum, a distanza di poco meno di un anno, la nostra comunità è chiamata di nuovo alle urne in un frangente difficilissimo della sua storia sociale. Nei mesi scorsi, e in particolare nelle ultime settimane, ho cercato di dare il mio contributo per una soluzione unitaria tra liste civiche e partiti del centrodestra, arrivando persino a sostenere pubblicamente altre candidature a sindaco nella speranza di raggiungere l’unità. Preso atto che, per motivi non dipendenti dalla mia volontà, questa coesione non si è concretizzata, ho deciso di accettare l’invito di numerosi amici, amiche e simpatizzanti a scendere in campo come candidato sindaco, appoggiato da tre liste civiche ( Niente paura , Libertà è partecipazione , Primavera ), che restano in aperto dialogo con partiti, movimenti e associazioni interessate ad aderire al progetto politico», ha dichiarato Caramante. «Il nostro programma, che presenteremo nel dettaglio durante la campagna elettorale, è un patto emotivo e sociale, pensato per chi ha bisogno di un’istituzione con un volto umano. Un programma che parte dagli ultimi per arrivare a tutti, perché la vera crescita è quella che non lascia nessuno indietro. È un programma che parla di politica, perché ne siamo capaci e perché adesso c’è bisogno di costruire, non di demolire. Niente paura, torneremo grandi», ha concluso.





