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Ormai ci si aggrappa a tutto, alla cabala e alla dea fortuna in particolar modo anche se la situazione attuale appare disastrosa e con ben 16 sconfitte su 32 gare finora disputate ( dunque la metà) non si riesce a capire come si possa uscire da questo ginepraio. Ma bisogna crederci, la Salernitana non può fare due salti negativi all’indietro in soli due anni della sua ultracentenaria storia per cui anche il cambio tecnico avvenuto in settimana (Marino ha sostituito Breda) è la prova provata che le ultime sei partite stagionali dovranno essere sei finali anche se il tempo a disposizione è davvero minimo.
Ma i tifosi ci credono ancora, non vogliono arrendersi di fronte a questa drammatica realtà che è la classifica e il penultimo posto. Il primo a crederci è il collega Antonio Peluso, socio del Salerno club 2010: La società ha voluto cambiare guida tecnica proprio perché, penso, Roberto Breda non abbia inciso sull’andamento della stagione nelle sue dodici gare in panchina. E’ chiaro che dopo la sconfitta di Castellammare non si poteva fare diversamente. L’arrivo di Pasquale Marino, un tecnico che negli ultimi anni non è che abbia fatto cose eccezionali alla guida delle squadre nelle quali ha allenato non ha probabilmente soddisfatto tutti. Ci aspettavamo un allenatore con più carisma, che doveva dare la scossa alla squadra che è apparsa priva di mordente. Speriamo che si inizi a vincere fin da sabato prossimo contro il SudTirol e poi al termine della stagione ci saranno tutti i processi da fare a questa società>.
Pessimista il dottor Luigi Gargano: A questo punto le speranze di salvezza sono piuttosto ridotte. Realisticamente dovremmo sperare di arrivare ai play out. Speriamo comunque di non arrivarci con la Sampdoria perchè sarebbe un bel problema e speriamo anche che l’ultima partita a Marassi possa non essere determinante augurandoci magari un pareggio. Le motivazioni che da gennaio in poi hanno impedito alla nostra Salernitana di decollare al contrario di altre squadre che stanno andando meglio è che la nostra campagna di rafforzamento è stata pessima. Ora non avrebbe dovuto pagare solo Breda ma anche Valentini il quale non ha fatto altro che confermare i prestiti di Cerri e Raimondo già conclusi dall’ex Petrachi costruendo una squadra con calciatori che non giocavano nelle loro società di appartenenza e, dunque, non pronti. La colpa di Breda, forse, è il non aver avuto polso sufficiente per imporre al diesse determinati calciatori che pure erano in maglia granata e che sono stati ceduti in altre squadre dove ora stanno giocando bene. Dunque di cosa parliamo? Da qui nasce il pessimo girone di ritorno della Salernitana benché la società avesse messo a disposizione di Valentini come abbiamo letto da più parti una cifra considerevole.
Anche sul mancato esonero del diesse Valentini, dopo quello di Breda e sull’arrivo di un allenatore di polso non usa mezze parole Antonio Carmando, presidente del Club Mai sola: La società poteva scegliere qualcosa di meglio, la squadra è spenta e ci aspettavamo al posto di Marino un altro tecnico più di polso. La nostra città non merita la retrocessione. Inoltre il direttore sportivo ha le sue colpe e non andava mandato via solo Breda. Contro il Sudtirol dobbiamo vincere altrimenti saranno guai. Poi al termine della stagione tireremo le somme e guarderemo, speriamo ad un altro futuro.
Il parlamentare Andrea De Simone parla di <miracolo> per la salvezza se arriverà. Il cambio di panchina, ancora una risposta parziale ad una situazione straordinaria. Siamo costretti a dare fiducia al nuovo tecnico perchè nell’ultimo scorcio di campionato possa avvenire il miracolo salvezza. La Salernitana in sei gare deve fare ciò che non ha fatto in un intero campionato. Punti pesanti all’Arechi e fuori. I punti vanno conquistati con il gioco e quello dimostrato finora è stato scadente ma con una guida tecnica forte ed autorevole sarebbe cambiato tutto. Invece quelle viste finora non si sono mostrate all’altezza della situazione. Resto sorpreso dall’atteggiamento di tesserati che hanno avuto fino a gennaio che poi hanno lasciato Salerno. Si scoprono diversi nelle nuove società e rilasciano dichiarazioni che mi indignano. Parlano del clima ideale. ambiente giusto, mentalità positiva. Dunque i problemi sono più seri e le risposte ancora parziali. Salviamo la Salernitana ora, poi serve una serie ed approfondita riflessione sulla assoluta inadeguatezza di un assetto che ha prodotto solo risultati negativi.
L’attore Yari Gugliucci si affida, invece, ad un termine latino: Memento audere semper (ricordati di osare sempre) per mettere in campo tutto quello che si ha. Se i giocatori e la società forse non ci credono i tifosi, noi tifosi si. Saranno loro a motivare tutti per la nostra salvezza. Campeggiava una scritta sotto casa mia negli anni 80<. Se il destino è contro di noi peggio per lui! . Così voglio dire: ci salviamo.
Andrea Criscuolo, addetto stampa del Salerno club 2010, avvocato, è quasi telegrafico: In questi due anni pensavamo di aver toccato il fondo,evidentemente ci stiamo preparando solo a scavare per andare più giù. Quello che è successo dopo la sconfitta nel derby di Castellammare ha dell’incredibile e ne è il chiaro esempio. Ennesima manifestazione di assoluta mancanza di programmazione da parte della proprietà. A questo punto ci auguriamo che la retrocessione sia il male minore. Una caterva di fandonie, bugie narrate da mesi e un tecnico come Roberto Breda che andava esonerato per la mancanza di risultati ma ancora una volta le modalità del licenziamento hanno umiliato l’uomo e la bandiera della squadra granata. Aggiungiamo a ciò anche il peso specifico che questa società ha in Lega pari allo zero con designazioni dei direttori di gara non certamente all’altezza e traiamo le conclusioni negative. Ci auguriamo che la speranza che sia l’ultima a morire e che con 4 scontri diretti su sei gare che restano può essere cambiata la storia di questo campionato. Ora forza Pasquale Marino aspettando che il nuovo tecnico riesca nel miracolo salvezza.





