Le condizioni di lavoro degli addetti alla pulizia dell’area mercatale di Pagani sono state al centro di un acceso confronto sindacale. Antonio De Michele, della Fisascat Cisl, ha rilasciato dichiarazioni significative in merito a un bando di gara per la gestione ordinaria e la pulizia del mercato, evidenziando criticità passate e recenti progressi ottenuti grazie all’intervento della Prefettura. “Dopo un acceso confronto, un vero e proprio incontro-scontro, per la gestione del mercato ortofrutticolo, la Fisascat Cisl, grazie alla mia insistenza e al supporto della rappresentanza sindacale aziendale, è riuscita ad ottenere un tavolo di discussione anche attraverso l’intervento della Prefettura, che ha in un certo senso imposto all’azienda Tecra di Angri, responsabile dell’igiene e della pulizia del mercato, di ascoltarci. La nostra preoccupazione principale era la condizione inaccettabile in cui i lavoratori erano costretti a raccogliere i rifiuti a mani nude, una situazione grave e negativa. Nonostante altri sindacati avessero sollevato la questione in passato senza successo, siamo riusciti, tramite la Prefettura, ad avviare un dialogo con l’azienda. Questo ha portato alla stesura di un verbale d’accordo focalizzato soprattutto sull’igiene e la sicurezza dei dipendenti”, ha dichiarato Antonio De Michele della Fisascat Cisl in merito al bando di gara per la gestione e la pulizia dell’area mercatale di Pagani. Tuttavia, De Michele ha sottolineato che “restano aperti altri problemi, in particolare quelli relativi alla retribuzione e alla piena applicazione del contratto collettivo multiservizi. È inammissibile che questi lavoratori, dopo due anni, siano ancora inquadrati al primo livello, considerando che si occupano di raccolta rifiuti, un’attività che prevede un contratto differente rispetto a quello dell’igiene urbana, equiparabile invece a quello delle pulizie ospedaliere”. Il sindacalista ha annunciato che “ci aggiorneremo dopo Pasqua, intorno al 27-28 aprile, per discutere sia del passaggio al livello contrattuale superiore che dell’introduzione di un bonus o ticket simile a quelli previsti per l’igiene urbana, data la differenza tra i due contratti”. De Michele ha espresso la sua speranza che “l’azienda mantenga le promesse fatte”. Un altro punto critico sollevato riguarda la dotazione di mezzi prevista dal bando: “Erano previsti tredici mezzi, tra cui apecar con vasca, automezzi con vasca posteriore, bobcat e spazzatrici, ma di fatto non ci sono. La spazzatrice è presente ma non viene utilizzata regolarmente; attualmente è in riparazione, ma l’azienda assicura che sarà impiegata nei periodi stabiliti dalla gara, idealmente tutti i giorni, anche se ci accontenteremmo di giorni alterni. La priorità assoluta rimane che i dipendenti non debbano più raccogliere i rifiuti a mano”. De Michele ha ipotizzato che “i mezzi potrebbero essere stati utilizzati in altri cantieri o semplicemente non acquistati, e temo di non essere lontano dalla verità”. L’obiettivo ora è “rivedere le buste paga con l’applicazione del livello superiore previsto dal contratto e ottenere il ticket richiesto, che distinguerebbe il contratto multiservizi da quello dell’igiene ambientale, che teoricamente dovrebbe essere applicato, anche se la legge concede al datore di lavoro la decisione finale sul contratto da adottare. In ogni caso, da quando sono arrivato, siamo già riusciti ad ottenere alcuni risultati, ma dobbiamo continuare a lavorare per rendere il mercato un luogo più pulito e ordinato”. Infine, De Michele ha precisato di aver incontrato “il direttore Scoletti, i rappresentanti della società Tecra e tutte le parti coinvolte, ad eccezione dei sindaci di Pagani e Nocera Inferiore, la cui assenza era comprensibile in quanto soci”.





