di Erika Noschese
Soppressa sì, soppressa no. La Polizia Locale della Provincia di Salerno cerca di scongiurare l’irreversibilità del provvedimento di soppressione delle attività di competenza e le prova, come legittimo che sia, letteralmente tutte in una. Con una missiva firmata dall’Associazione Polizie Locali d’Italia, firmata dagli undici presidenti delle associazioni e dal presidente onorario della Opl, Franco Notarrigo, si pone l’attenzione sulle basi normative ed esecutive che hanno poi determinato l’effettiva soppressione delle attività. Davvero tanti i destinatari della missiva: spiccano, in alto, i nomi dei dirigenti della provincia Lizio e Ranesi, seguiti dal Procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, il Procuratore della Repubblica di Salerno, Rosa Volpe, il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, il prefetto di Salerno, Francesco Esposito, a tutti i sindaci dell’assemblea provinciale di Salerno, alla funzionaria della Polizia Locale Provinciale, Anna Maria Azzato, al vicepresidente della Provincia di Salerno e attuale facente funzioni Giovanni Guzzo, al segretario generale della Provincia di Salerno, Pasquale Papa e, come primo e ufficiale destinatario, al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Nella missiva si legge che sin dal 2023 “sono stati posti in essere atti amministrativi di riorganizzazione che, a nostro avviso e in base a quanto espresso recentemente dal Tar di Salerno, sono da ritenere illegittimi e da revocare in autotutela, per violazione delle norme fondamentali costituzionali (art. 117 e seguenti della Costituzione), nonché della legge quadro n. 65/1986, della L.R.C. n. 12/2003, del Regolamento di PLP della provincia di Salerno, del vigente N.C.D.S., del C.P. e del C.P.P.. con la presente, siamo costretti a rivolgerci direttamente alle SS.VV. al fine di intervenire urgentemente a ripristinare il regolare svolgimento delle attività della Polizia Locale della Provincia di Salerno, dove risulta che, fin dal 2023 (dopo avere letto diversi provvedimenti adottati e pubblicati dall’amministrazione provinciale di Salerno e dopo avere letto le notizie riportate dai quotidiani locali, circa i procedimenti giudiziari nei confronti del vertice della Provincia di Salerno), sono stati posti in essere (da parte del Presidente, del Consiglio provinciale e del Segretario Generale dello stesso ente), atti amministrativi di riorganizzazione che, a nostro avviso e in base a quanto espresso recentemente dal TAR Salerno, sono da ritenere illegittimi e da revocare in autotutela, per violazione delle norme fondamentali costituzionali (art. 117 e segu. Cost.), nonché della legge quadro n. 65/1986, della L.R.C. n. 12/2003, del Regolamento di PLP della provincia di Salerno, del vigente N.C.D.S., del C.P. e del C.P.P.”. Da qui le richieste rivolte ai singoli destinatari della missiva: al dirigente Domenico Ranesi, che prima di essere dirigente del settore ambiente è stato dirigente del Corpo di polizia provinciale di Salerno, cui si contesta la Determina dirigenziale n. 24 del 2023 in cui risulterebbe palese la volontà di dismettere il corpo di Polizia Provinciale; al dirigente del settore viabilità della Provincia, Angelo Michele Lizio, contestando la determina dirigenziale 126 del 2023 in cui si cita il consiglio provinciale del 26 maggio 2023, durante cui è stata ufficializzata la perdita della qualifica di polizia giudiziaria; al Presidente della Regione Vincenzo De Luca, per richiedere un’ispezione amministrativa presso Palazzo Sant’Agostino, “per la verifica delle legittimità degli atti emessi dall’amministrazione provinciale in riferimento all’omissione di atti riorganizzativi di soppressione del corpo di Polizia locale provinciale e per gli eventuali danni economici derivanti all’ente”. Infine la richiesta di aiuto alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché velocizzi l’iter per “l’approvazione della legge della Polizia Locale d’Italia di riforma della l. 65/1986, le cui proposte sono già in discussione presso la 1^ Comm. AA.CC. e P.C. e I. della Camera Parlamentare e che devono essere (nel rispetto della Costituzione) finalizzate a fornire agli enti regionali e locali, strumenti normativi indispensabili, che prevedano un ordinamento nazionale di polizia locale”.